Lavoratori autonomi e freelance spesso si trovano a dover affrontare vari problemi legati alla gestione del proprio lavoro, dalle questioni fiscali a quelle lavorative. In queste situazioni, la consulenza del lavoro per questa tipologia di lavoratori può rivelarsi estremamente utile.
Infatti, grazie ai nostri professionisti esperti in materia, è possibile ottenere supporto nella gestione della propria attività lavorativa, nell’interpretazione delle normative vigenti e nella risoluzione di eventuali controversie.
Il nostro servizio può aiutare a ottimizzare la gestione delle pratiche fiscali e contributive, fornendo soluzioni personalizzate in base alle esigenze specifiche di ciascun professionista.
Inoltre, i consulenti del lavoro possono offrire consulenze specializzate su temi come la tutela dei diritti del lavoro, le modalità di pagamento ed i contributi previdenziali, aiutando i lavoratori autonomi e i freelance a proteggere i propri interessi e a garantire la regolarità della propria attività.

Cosa si intende per lavoratori autonomi e freelance
Lavoratori autonomi sono coloro che svolgono un’attività lavorativa in proprio, senza dipendere da un datore di lavoro a differenza dei lavoratori subordinati. Questi professionisti gestiscono autonomamente la loro attività e sono responsabili della gestione di tutti gli aspetti relativi al proprio lavoro, come la ricerca dei clienti, la pianificazione del lavoro e la fatturazione. Le categorie di lavoratori autonomi sono:
- l’imprenditore che si assume il rischio d’impresa di un’attività da lui organizzata e gestita e condivisa anche con altri soggetti in base alla sua forma giuridica;
- l’artigiano che si assume il rischio sulla sua impresa nello svolgimento della sua professione manuale;
- il libero professionista che svolge la libera professione come un’attività lavorativa intellettuale con alte competenze ed esercitando il lavoro autonomo essendo iscritti ad albi, ordini, registri o elenchi;
- il socio di cooperativa che esercita attività di impresa con scopo mutualistico assieme ad altri soci e lavorando per essa;
- l’agente ed il rappresentante di commercio, il primo svolge l’attività di lavoro autonomo organizzando i mezzi necessari per il raggiungimento del risultato assumendosi il rischio economico e giuridico promuovendo prodotti e servizi per conto di un proponente in cambio di un corrispettivo economico se stipula con esso un contratto di agenzia, mentre il secondo lavora su provvigione avendo l’incarico di chiudere contratti per conto del proponente.
I freelance, invece, sono lavoratori autonomi che offrono i propri servizi in maniera temporanea e su base progettuale a diversi clienti. Questi professionisti lavorano in modo indipendente, senza vincoli contrattuali a lungo termine e possono gestire i propri orari e la sua attività lavorativa in maniera più flessibile rispetto ai lavoratori dipendenti.
Le caratteristiche del lavoro autonomo
Le caratteristiche della forma di lavoro autonomo, rapporto di lavoro disciplinato dagli articoli 2222-2238 del codice civile, possono variare a seconda del settore e della natura del lavoro svolto, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che definiscono questa tipologia di occupazione. Infatti, chi svolge questa attività:
- il controllo completo sulla sua attività e può operare in modo indipendente senza dover rendere conto a un datore di lavoro. Questo significa che ha la libertà di organizzare i propri orari di lavoro e di decidere come e dove svolgere le proprie mansioni;
- il rapporto di lavoro è senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente da parte del prestatore;
- l’ obbligo a compiere e realizzare l’opera o il servizio stabilito nel contratto da parte del prestatore;
- l’assunzione del rischio in capo al prestatore, connesso all’esecuzione dell’opera o del servizio;
- l’esecuzione della prestazione in completa autonomia, finalizzata al compimento dell’opera o del servizio nel rispetto di quanto definito nel contratto;
- la ricezione del corrispettivo del compenso o onorario della prestazione finalizzata all’ottenimento del risultato finale entro 60 giorni dalla ricezione della fattura o della richiesta di pagamento.
Inoltre, il lavoro autonomo spesso comporta una maggiore flessibilità, consentendo al lavoratore di conciliare meglio la propria vita professionale e personale Infine, questi lavoratori sono responsabili della gestione delle proprie tasse e della previdenza sociale, il che li rende più autonomi dal punto di vista finanziario.
Come si svolgono le prestazioni di lavoro autonomo
Il contratto d’opera è il contratto di lavoro autonomo più diffuso, redatto in forma scritta in quanto in caso contrario il lavoratore autonomo può richiedere il risarcimento del danno, in cui il prestatore deve svolgere un’opera o un servizio per conto del committente a fronte di un corrispettivo economico.
Questa attività di lavoro se continuativa si svolge aprendo la partita IVA e questo comporta a dover adempiere ad obblighi contabili e fiscali come la scelta del regime fiscale a cui aderire, l’emissione delle fatture e la loro registrazione su un apposito registro, la liquidazione trimestrale e mensile dell’IVA e la relativa liquidazione annuale.
Inoltre, per questi lavoratori ci sono gli obblighi di natura previdenziale per i professionisti che devono versare le loro entrate e uscite alle Casse previdenziali di categorie o se sono senza cassa alla Gestione Separata INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.
Discorso simile per gli autonomi che svolgono lavoro occasionale e che svolgono prestazioni in maniera non continuativa e non abituale per il proprio committente.
Come avviene la consulenze del lavoro per autonomi, liberi professionisti e lavoro occasionale
Il nostro servizio di consulenza per le persone che svolgono rapporto di lavoro autonomo è di natura fiscale per:
- la contabilità ordinaria o semplificata;
- la redazione del bilancio d’esercizio;
- il regime agevolato forfettario;
- la fatturazione elettronica;
- la gestione della Partita IVA verso le amministrazioni pubbliche, Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL;
- la compilazione e l’invio della dichiarazione dei redditi;
- la redazione e l’invio dell’F24 e ravvedimenti operose;
- lo svolgimento delle pratiche presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi alla Camera di Commercio e lo Sportello unico per le attività produttive.
Inoltre, i nostri consulenti sono a disposizione per tutelare ed informare i lavoratori autonomi sulle forme di tutela previdenziale ed assicurativa, sui loro diritti relativi su indennità di maternità, malattia e infortunio.
Indennità di maternità
L’indennità di maternità per le lavoratrici autonome con Partita IVA prevede in caso di gravidanza:
- se sono iscritte all’INPS per cinque mesi complessivi, due prima il parto e tre mesi dopo l’evento, 150 giorni per anno solare con la possibilità di svolgere le prestazioni lavorative anche durante la maternità e si ha diritto all’ottanta per cento della retribuzione annua;
- se sono iscritte alla Gestione separata INPS oltre al funzionamento appena descritto c’è la possibilità di prolungare di ulteriori tre mesi il periodo di maternità se nell’hanno precedente si ha un reddito al di sotto di 8.145 euro;
- se sono iscritte ad una cassa di previdenza privata e funziona come le precedenti con la differenza che viene erogata dall’ente privato al quale si aderisce.
Ricordiamo che l’indennità di maternità è tassata dall’IRPEF e la quota da corrispondere è trattenuta dall’ente che la eroga ed è possibile anche il congedo di paternità in caso di morte della madre, suo abbondono del figlio o affidamento esclusivo di quest’ultimo al padre.
Malattia e Infortunio
In presenza di queste condizioni gli autonomi possono avere:
- in caso di iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS si può ricevere una indennità economica per la temporanea incapacità lavorativa o la degenza ospedaliera, la malattia dura per un sesto del periodo lavorato e per almeno 20 giorni ottenendo da uno a quattro mesi l’8 per cento, da cinque a otto mesi il 12 per cento e da nove a 12 mesi il 16 per cento della contribuzione dei dodici mesi precedenti, percentuali raddoppiate per i malati oncologici e per il ricovero in ospedale fino a centottanta giorni all’anno avendo da uno a quattro mesi il 16 per cento, da cinque a otto mesi il 24 per cento e da nove a 12 mesi il 32 per cento rispetto a quanto percepito nei dodici mesi precedenti;
- per le casse private bisogna individuare quali sono le previsioni di questi istituti riguardo la malattia e gli infortuni.
Contattaci per avere una consulenza del lavoro se sei un prestatore di lavoro autonomo, ma anche se svolgi un lavoro subordinato o sei tra gli altri lavoratori parasubordinati, anche con collaborazione coordinata e continuativa, per conoscere tutte le informazioni sia sul piano del rapporto di lavoro che sul piano previdenziale.
