Trattamento Integrativo 2022: Cos’è?
Si tratta del credito IRPEF riconosciuto direttamente in busta paga ai lavoratori dipendenti con reddito inferiore ad una certa soglia da parte dei datori di lavoro. Va riconosciuto dai sostituti d’imposta in via automatica, senza attendere la richiesta da parte dei lavoratori, direttamente in busta paga a partire dal gennaio 2022 e verificandone in sede di conguaglio la relativa spettanza. La novità a partire da gennaio 2022 fa parte della complessiva riforma fiscale che prevede nuove aliquote e scaglioni IRPEF ed abolizione e rimodulazione di detrazioni. Infatti la recente Legge di bilancio 2022 ha modificato la denominazione da “Bonus Renzi” a Trattamento Integrativo 2022.
Trattamento Integrativo 2022 differenze rispetto ex Bonus Renzi?
Trattamento Integrativo VS EX Bonus Renzi 2022 cosa cambia?
Il “Bonus Renzi” era stato introdotto dal Governo Renzi in via transitoria da maggio 2014 a dicembre 2014, diventato poi “effettivo” grazie alla Legge di Stabilità del 2015.
Il Bonus Renzi consisteva in un credito Irpef pari ad 80€ che il datore di lavoro riconosceva in busta paga ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a € 26.000.
Con la legge di bilancio 2020 il bonus è stato denominato “trattamento integrativo“, aumentato a 100 euro mensili e riservato ai redditi fino a 28mila euro.
Facciamo degli esempi pratici:
Il Bonus Renzi nel 2021 veniva erogato in due modi diversi, in base al reddito:
IMPORTO BONUS RENZI 2021 | LIMITE DI REDDITO | MODALITÀ DI EROGAZIONE |
---|---|---|
100 euro al mese | 28.000 euro | Credito IRPEF in busta paga |
da 97 euro circa al mese a 80 euro | 28.001 euro e fino a 35.000 euro | Detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente |
da 80 euro fino a 0 euro | da 35.001 e fino a 40.000 euro | Detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente |
Dal 2022 per ottenere il Bonus Irpef di 100 euro mensili, la soglia di reddito annuo è stata ridotta da 28.000 euro a 15.000 euro
Nuovi scaglioni IRPEF 2022:
- il 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
- il 25% per i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro;
- il 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- il 43% per i redditi oltre i 50.000
Con la nuova Irpef però, basata su quattro aliquote (e quindi quattro scaglioni) anziché cinque, cambia il sistema di bonus e detrazioni, il bonus continua a essere percepito dai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, ma secondo regole diverse:
I lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro continuano a riceverlo in modalità piena, perché la loro Irpef è troppo bassa per usare la detrazione. Siamo quindi all’interno del primo scaglione Irpef, quello con aliquota al 23%.
All’interno di questo scaglione ci sono i redditi da 0 a 15.000 euro. Il bonus continuerà a essere percepito anche dai redditi superiori a 15.000 ma inferiori a 28.000 euro, a condizione che la somma delle detrazioni per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 sia di ammontare superiore all’imposta lorda.