FAQ Assunzione dei Lavoratori Stranieri
Come faccio ad assumere un extracomunitario?
Dipende se il lavoratore è già in Italia oppure se si trova all’estero.
Se è già residente in Italia con un permesso di soggiorno valido per lavoro, puoi assumerlo come qualsiasi altro dipendente: basta verificare la validità del documento e inviare la comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego.
Se invece il lavoratore si trova all’estero, devi attendere l’apertura delle quote previste dal Decreto Flussi, inviare la richiesta di nulla osta e attendere l’autorizzazione da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione. In seguito, il lavoratore otterrà un visto d’ingresso e potrà iniziare regolarmente.
Quali sono le agevolazioni per l'assunzione di extracomunitari?
Nel 2025 non sono previste agevolazioni fiscali o contributive specifiche esclusivamente per l’assunzione di lavoratori extracomunitari. Tuttavia, esistono diversi incentivi generali per l’assunzione di determinate categorie di lavoratori svantaggiati, ai quali possono accedere anche i cittadini extracomunitari, a condizione che siano regolarmente soggiornanti in Italia.
Come può un extracomunitario entrare in Italia per lavoro?
Deve farlo tramite il Decreto Flussi, che regola ogni anno quante persone possono entrare per motivi di lavoro. L’azienda italiana che intende assumerlo deve presentare una richiesta di nulla osta, attendere l’approvazione e solo allora il lavoratore potrà ottenere un visto dal consolato italiano nel suo Paese. Dopo l’ingresso, firmerà il contratto di soggiorno e potrà richiedere il permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
Come posso regolarizzare un lavoratore extracomunitario?
Se il lavoratore è già in Italia senza permesso di soggiorno o con un rapporto non registrato, si può procedere solo in determinate finestre temporali, come quelle previste da dichiarazioni di emersione (sanatorie), quando disponibili. In assenza di provvedimenti straordinari, non è possibile assumere legalmente chi non è in regola, salvo che ottenga un permesso valido in altro modo (es. protezione internazionale, motivi familiari, ecc.). Consigliamo sempre una valutazione professionale caso per caso.
Che documenti servono per il decreto flussi 2025?
Per presentare domanda attraverso il Decreto Flussi 2025 servono:
i dati anagrafici del lavoratore
una proposta di contratto di lavoro
la documentazione sull’alloggio che verrà messo a disposizione
una asseverazione da parte di un consulente del lavoro o ente accreditato, che certifichi la congruità dell’offerta
il modulo di verifica di indisponibilità di manodopera locale, rilasciato dal Centro per l’Impiego.
Tutta la procedura è telematica e si svolge tramite il portale del Ministero dell’Interno.
Chi non ha il permesso di soggiorno può lavorare?
No, in nessun caso. Il lavoro subordinato in Italia è consentito solo ai cittadini stranieri che hanno un permesso di soggiorno valido e che consente espressamente attività lavorativa. Assumere un extracomunitario senza permesso è un reato e comporta sanzioni penali e amministrative molto severe per il datore di lavoro.
Chi può lavorare in Italia senza permesso di soggiorno?
Nessuno. Per poter lavorare in Italia, è obbligatorio avere un permesso di soggiorno che autorizzi all’attività lavorativa. Anche i cittadini UE, pur non avendo bisogno del permesso, devono essere regolarmente presenti sul territorio. Per gli extracomunitari, invece, è un requisito imprescindibile.
Dove si prende il nulla osta per lavoro?
Il nulla osta al lavoro viene richiesto dal datore di lavoro e rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione competente per territorio (in base alla sede legale dell’azienda o al luogo di lavoro). La domanda si presenta online attraverso il portale del Ministero dell’Interno, nei periodi previsti.
Un datore di lavoro può assumere un lavoratore straniero il cui permesso di soggiorno è scaduto ma ha presentato domanda di rinnovo?
Può succedere che un lavoratore extracomunitario abbia il permesso di soggiorno scaduto ma abbia già presentato domanda di rinnovo nei tempi previsti (cioè entro 60 giorni dalla scadenza).
In questo caso, l’assunzione è comunque possibile: la ricevuta ufficiale della richiesta ha valore legale e consente al lavoratore di mantenere i propri diritti (compresa la possibilità di lavorare in attesa del rinnovo del permesso).
Come stipulare un contratto di lavoro per stranieri in Italia?
Se il lavoratore è già in Italia con permesso per lavoro valido: verifica titoli e documenti, redigi il contratto conforme al CCNL (mansione, livello, retribuzione, orario, sede) e invia la comunicazione UNILAV al Centro per l’Impiego entro le 24 ore precedenti l’inizio. (Per i domestici la comunicazione passa dal portale INPS.)
Se il lavoratore arriva dall’estero (Decreto Flussi): richiedi il nulla osta sul Portale ALI, ottieni il visto, firma il contratto di soggiorno entro 8 giorni dall’ingresso, richiedi il permesso di soggiorno per lavoro e invia l’UNILAV prima dell’avvio.
Cittadini UE/SEE/CH: niente nulla osta o visto; resta la comunicazione di assunzione.
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Assumere Lavoratori Stranieri in Italia: Come Funziona?
Assumere un lavoratore extracomunitario in Italia è un processo che richiede il rispetto di precise normative e procedure, diverse a seconda che il lavoratore sia già residente nel nostro Paese oppure arrivi direttamente dall’estero. L’assunzione di extracomunitari, infatti, è regolamentata da leggi specifiche che mirano a garantire un ingresso regolare nel mercato del lavoro, tutelando sia i diritti dei lavoratori sia le esigenze delle imprese.
In generale, quando si parla di assunzione di stranieri extracomunitari, è importante distinguere tra chi è già in possesso di un permesso di soggiorno valido per motivi di lavoro e chi, invece, necessita di ottenere un nulla osta all’ingresso tramite il cosiddetto Decreto Flussi. Quest’ultimo stabilisce ogni anno delle quote, ovvero un numero massimo di cittadini extracomunitari che possono essere assunti in Italia per lavoro subordinato, stagionale o autonomo.
Il datore di lavoro che intende assumere un lavoratore non comunitario deve quindi verificare attentamente la situazione del candidato: se residente in Italia, l’iter sarà più semplice e diretto; se residente all’estero, sarà necessario avviare una procedura di autorizzazione preventiva. In entrambi i casi, l’assunzione richiede il rispetto di specifici obblighi burocratici, come la comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego e la stipula di un contratto conforme alle disposizioni italiane.
Specifichiamo nuovamente, quindi, che assumere un lavoratore extracomunitario in Italia richiede il rispetto di norme e procedure specifiche. L’iter cambia a seconda che il lavoratore sia già residente con un permesso di soggiorno valido oppure arrivi dall’estero tramite il
Decreto Flussi.
- Due scenari distinti: già in Italia vs arrivo dall’estero (Decreto Flussi).
- Obiettivo delle regole: ingresso regolare nel mercato del lavoro, tutela del lavoratore e certezza per le imprese.
- Adempimenti chiave: nulla osta (se richiesto), visto/permesso, comunicazione UNILAV al Centro per l’Impiego, rispetto del CCNL applicato.
Se il lavoratore è già in Italia (permesso di soggiorno valido)
Quando il candidato è già residente e possiede un permesso di soggiorno per motivi di lavoro ancora valido, l’assunzione segue un iter più diretto:
- Verifica requisiti (mansione, inquadramento, CCNL, retribuzione, idoneità alloggiativa se richiesta).
- Stipula del contratto conforme alle norme italiane e al CCNL di settore.
- Comunicazione UNILAV al Centro per l’Impiego entro i termini di legge (assolve anche adempimenti verso INPS/INAIL).
In questo scenario non è necessario richiedere il nulla osta all’ingresso, perché il titolo di soggiorno per lavoro è già presente.
Se il lavoratore arriva dall’estero (Decreto Flussi)
Per candidati che si trovano fuori dall’Italia, l’assunzione passa dal Decreto Flussi,
che ogni anno stabilisce quote massime per: lavoro subordinato (anche stagionale) e lavoro autonomo.
- Richiesta di nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione tramite Portale ALI.
- Visto d’ingresso presso l’autorità consolare, quindi ingresso in Italia e permesso di soggiorno.
- Contratto di soggiorno e comunicazione UNILAV prima dell’inizio del rapporto di lavoro.
Le quote e i calendari sono programmati annualmente: verifica sempre finestre e modelli di domanda applicabili (es. lavoro stagionale vs non stagionale).
In breve: come funziona l’assunzione di lavoratori stranieri in Italia
Il Decreto Flussi regola ogni anno l’ingresso in Italia di lavoratori stranieri provenienti da Paesi extra-UE. Per il 2025 sono state fissate date precise – i cosiddetti click day – in cui i datori di lavoro possono inviare online le domande di nulla osta all’assunzione.
- Dove: tramite il Portale ALI – Sportello Unico per l’Immigrazione, accessibile con SPID o CIE.
- Quando: 5, 7 e 12 febbraio 2025; finestra extra il 1° ottobre 2025 per parte delle quote stagionali turistico-alberghiere.
- Quote: 70.720 posti per lavoro non stagionale, 110.000 per lavoro stagionale, 730 per lavoro autonomo.
- Passaggi chiave: precompilazione online → invio nel click day → rilascio del nulla osta → ottenimento del visto → firma del contratto di soggiorno → assunzione.
Queste informazioni ti permettono di capire a colpo d’occhio quando agire e quali categorie di lavoratori rientrano nel Decreto Flussi 2025.
Normativa sull'Assunzione di Lavoratori Extracomunitari
L’assunzione di lavoratori extracomunitari in Italia è regolata da un insieme di norme precise che puntano ad un inserimento regolare nel mondo del lavoro. Le principali fonti normative sono il Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e il suo Regolamento di attuazione (D.P.R. 394/1999), a cui si affiancano disposizioni successive come il Decreto Flussi e gli aggiornamenti introdotti dai decreti semplificazioni.
In base alla normativa vigente, i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea (compresi gli apolidi) possono essere assunti in Italia solo entro i limiti delle quote annuali stabilite dal Decreto Flussi, adottato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Queste quote sono fissate tenendo conto delle esigenze del sistema produttivo nazionale, dei ricongiungimenti familiari e di eventuali misure di protezione temporanea.
Il datore di lavoro o l’azienda che intende assumere un lavoratore extracomunitario residente all’estero deve presentare una richiesta di nulla osta presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della provincia competente. Il nulla osta al lavoro subordinato ha validità di sei mesi dalla data del rilascio. Anche per il lavoro stagionale, nei settori agricolo e turistico/alberghiero, si deve seguire una procedura specifica di richiesta nominativa.
Dal 2022 sono state introdotte importanti semplificazioni nella procedura di rilascio del nulla osta. In particolare, per favorire tempi più rapidi, il documento deve essere rilasciato entro 30 giorni, salvo cause ostative. Inoltre, la verifica della regolarità contrattuale e della congruità delle domande può essere effettuata dai consulenti del lavoro e dalle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Una novità significativa riguarda l’obbligo per il datore di lavoro, prima di richiedere l’assunzione di un extracomunitario residente all’estero, di verificare presso il Centro per l’Impiego la mancata disponibilità di lavoratori già presenti sul territorio italiano. Questo passaggio, inizialmente curato da ANPAL, è ora sotto la competenza diretta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a seguito della soppressione dell’Agenzia avvenuta il 1° marzo 2024.
È importante sapere che l’assunzione di cittadini extracomunitari è soggetta a controlli rigorosi: il nulla osta può essere rifiutato o revocato se emergono reati a carico del datore di lavoro, come favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento lavorativo o l’impiego di stranieri senza permesso di soggiorno valido. Le sanzioni, in caso di violazioni, possono prevedere la reclusione, multe elevate e il pagamento dei costi di rimpatrio.
Infine, per regolarizzare rapporti di lavoro irregolari già esistenti, la normativa italiana prevede anche strumenti di dichiarazione di emersione, seguendo procedure stabilite dal Ministero dell’Interno.
Novità e opportunità ancora disponibili nel 2025
Anche se le precompilazioni per i click day di febbraio 2025 sono concluse, esistono ancora occasioni per assumere lavoratori stranieri quest’anno:
- Click day 1° ottobre 2025: riservato al 30% delle quote stagionali nel settore turistico-alberghiero. Precompilazione delle domande prevista dal 1° al 31 luglio 2025.
- Domande post click day: dal 17 febbraio al 31 dicembre 2025 è possibile inviare richieste per le quote non esaurite o rimesse in circolo. Questa possibilità resta aperta finché ci sono posti disponibili.
- Quote “fuori quota” assistenza familiare/sociosanitaria: fino a 10.000 ingressi autorizzati nel 2025, anche per persone non autosufficienti o over 80.
- Preparazione al Decreto Flussi 2026: chi non rientra nelle scadenze 2025 può iniziare subito a raccogliere documenti e verificare i requisiti per la prossima programmazione.
Restare aggiornati sulle finestre residue e sulle riaperture delle quote è fondamentale per non perdere le ultime opportunità di quest’anno.
Differenze tra Assunzione di Lavoratori Comunitari e Lavoratori non Comunitari
Quando si parla di assunzione di stranieri in Italia, è fondamentale distinguere tra cittadini comunitari (ossia appartenenti all’Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo) e cittadini extracomunitari (provenienti da Paesi terzi). Questa differenza incide profondamente sulle modalità di assunzione e sugli adempimenti richiesti al datore di lavoro.
Per quanto riguarda i cittadini comunitari, l’assunzione segue un iter semplificato. Chi possiede la cittadinanza di un Paese membro dell’Unione Europea ha infatti libero accesso al mercato del lavoro italiano, senza necessità di permessi o quote di ingresso. È sufficiente che il lavoratore abbia un documento di identità valido e che il datore di lavoro comunichi l’assunzione attraverso il modello UNILAV al Centro per l’Impiego, come avviene per qualsiasi lavoratore italiano.
Al contrario, l’assunzione di lavoratori non comunitari è subordinata a regole molto più stringenti. In questo caso, si deve rispettare il sistema delle quote annuali previste dal Decreto Flussi e ottenere un nulla osta al lavoro presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione. Inoltre, per i lavoratori extracomunitari residenti all’estero, prima di presentare la domanda è obbligatorio verificare presso il Centro per l’Impiego l’indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia.
Un’altra importante differenza riguarda il soggiorno: mentre i cittadini comunitari possono soggiornare liberamente in Italia per lavoro, studio o altro, i lavoratori extracomunitari necessitano di un visto di ingresso e di un permesso di soggiorno specifico per motivi di lavoro subordinato o autonomo.
Dal punto di vista della documentazione, l’assunzione di extracomunitari richiede quindi passaggi aggiuntivi, come la richiesta di nulla osta, il visto consolare e la firma del contratto di soggiorno, procedure che non sono previste per l’assunzione di cittadini comunitari.
Settori con Maggiori Opportunità di Lavoro per Extracomunitari
Negli ultimi anni, il contributo dei lavoratori extracomunitari è diventato sempre più centrale in determinati ambiti dell’economia italiana. Alcuni settori, più di altri, continuano a offrire spazi di inserimento concreto, spesso per necessità strutturali legate alla scarsità di manodopera locale o alla stagionalità delle attività.
Uno dei comparti più ricettivi è sicuramente l’agricoltura, dove si concentra una buona parte delle assunzioni stagionali, specialmente nei periodi di raccolta.
A seguire, l’edilizia e la ristorazione si confermano aree dinamiche, con numerose opportunità operative che vanno dai cantieri ai servizi di cucina e sala, in particolare nelle aree urbane o turistiche.
Crescono poi le occasioni nei servizi alla collettività, nella logistica e, in alcuni casi, nel settore sanitario, soprattutto laddove si riesca a riconoscere formalmente l’esperienza e la formazione acquisita all’estero.
Anche la cura della persona – in ambito domestico o assistenziale – è un importante bacino occupazionale. Molte famiglie italiane ricorrono infatti a personale extracomunitario per il supporto quotidiano a persone anziane o fragili, spesso con rapporti di lavoro continuativi.
I settori con maggiore richiesta di lavoratori stranieri tendono a essere, quindi, quelli caratterizzati da lavori pratici, intensivi o meno appetibili per il lavoratore italiano medio.
In ogni caso, le possibilità sono in continua evoluzione e si ampliano in base alla flessibilità, all’esperienza e alla disponibilità del candidato.
Procedure per Assumere dei Lavoratori Stranieri già in Italia
Assumere un lavoratore extracomunitario che si trova già in Italia è un processo più semplice rispetto a chi arriva dall’estero, ma richiede comunque attenzione a una serie di passaggi formali. In questo caso, non è necessario attendere il Decreto Flussi né ottenere un nulla osta: ciò che conta è che il lavoratore sia in possesso di un permesso di soggiorno valido per lavorare.
Il primo controllo da fare, infatti, riguarda proprio il tipo di permesso di soggiorno: deve essere idoneo allo svolgimento di un’attività lavorativa. I più comuni sono quelli per motivi di lavoro, familiari, umanitari o protezione internazionale. Alcuni permessi, come quelli per studio o tirocinio, possono essere convertiti in permessi per lavoro, e questo oggi è possibile anche fuori nell’ambito delle quote, senza attendere le finestre del Decreto Flussi.
Una volta accertata la regolarità del soggiorno, il datore di lavoro può procedere con l’assunzione vera e propria. Il passo successivo è inviare la comunicazione obbligatoria di assunzione (modello UNILAV), almeno un giorno prima dell’inizio del rapporto, al Centro per l’Impiego territorialmente competente. Questa comunicazione vale anche come notifica all’Ispettorato e ad altri enti.
Se si tratta di un’assunzione domestica (colf o badante), la comunicazione deve essere inviata direttamente all’INPS, utilizzando il portale dedicato. In entrambi i casi, la comunicazione è fondamentale per rendere l’assunzione valida e tutelare il datore di lavoro da eventuali sanzioni.
A seconda del tipo di contratto e del settore coinvolto, può essere richiesta anche un’asseverazione da parte di un consulente del lavoro o di un’associazione datoriale. Questo documento certifica che l’offerta di lavoro rispetta il contratto collettivo nazionale e che il numero di assunzioni richieste è congruo rispetto all’attività dell’azienda o del nucleo familiare.
Infine, tutta la documentazione relativa all’assunzione (permesso di soggiorno, contratto, comunicazione UNILAV, eventuale asseverazione) deve essere conservata con cura per tutta la durata del rapporto e per almeno cinque anni, in caso di controlli.
Va ricordato che impiegare un cittadino extracomunitario senza permesso di soggiorno valido è un reato: le sanzioni possono arrivare fino alla reclusione e a multe molto pesanti, oltre all’obbligo di farsi carico delle spese per il rimpatrio del lavoratore.
Per evitare errori o rischi, il consiglio migliore è sempre quello di affidarsi a un consulente del lavoro esperto in materia di assunzione cittadini stranieri e diritto dell’immigrazione. Con la giusta assistenza, è possibile offrire lavoro in modo regolare e sicuro, rispettando le normative italiane e tutelando al tempo stesso i diritti del lavoratore.
Riepilogo Assunzione Extracomunitari Residenti in Italia
- Verifica del permesso di soggiorno: controlla che il lavoratore sia in possesso di un permesso di soggiorno valido e idoneo allo svolgimento di attività lavorativa.
- Raccolta dei dati e documenti: acquisisci una copia del permesso, codice fiscale e tutti i dati necessari per predisporre il contratto.
- Invio della comunicazione obbligatoria (modello UNILAV): devi inviarla almeno un giorno prima dell’inizio del lavoro al Centro per l’Impiego. Per i lavoratori domestici, la comunicazione va fatta all’INPS.
- Eventuale asseverazione (se richiesta): nel caso di colf, badanti o altri profili particolari, potrebbe servire una certificazione da parte di un consulente del lavoro o associazione di categoria.
- Conservazione dei documenti: tieni archiviati contratto, copia del permesso di soggiorno e comunicazione di assunzione per almeno 5 anni.
- Rispetta tutte le norme del contratto collettivo nazionale: compenso, orari, contributi e ferie devono essere conformi alla legge e ai CCNL applicabili.
Documenti necessari per assumere lavoratori stranieri (Checklist)
Spunta gli elementi completati. Le selezioni restano locali al dispositivo.
Per il datore di lavoro
Accesso al Portale ALI – SUI.
Per il lavoratore
Chi Può Essere Assunto: Requisiti per gli Extracomunitari Residenti
Quali permessi di soggiorno permettono di essere assunti?
Ecco i principali tipi di permesso di soggiorno che autorizzano l’accesso al lavoro subordinato:
- Permesso per motivi di lavoro subordinato (rilasciato dopo una precedente assunzione regolare)
- Permesso per motivi familiari, che consente di lavorare a parità di diritti con il titolare principale
- Permesso per motivi umanitari (ora convertito in "protezione speciale" per le nuove domande)
- Status di rifugiato o protezione sussidiaria
- Permesso per attesa occupazione (rilasciato dopo la perdita del lavoro, vale 1 anno)
- Permesso per motivi di studio (convertibile in permesso per lavoro, anche fuori dalle quote del Decreto Flussi)
I permessi turistici, per cure mediche, o con finalità esclusivamente temporanee non consentono di essere assunti. Un extracomunitario residente in Italia può essere assunto solo se il suo soggiorno è regolare e il suo permesso gli consente di lavorare. È responsabilità del datore di lavoro effettuare queste verifiche prima della firma del contratto e della comunicazione obbligatoria al Centro per l’Impiego.
Ci sono altri requisiti da verificare prima dell’assunzione? Oltre al titolo di soggiorno, è buona prassi controllare anche:
- Che il documento sia in corso di validità (non scaduto)
- Che il lavoratore sia iscritto al Servizio Sanitario Nazionale o in corso di iscrizione
- Che disponga di un codice fiscale valido (necessario per le comunicazioni ufficiali e i versamenti contributivi)
Come Assumere un Extracomunitario Dall'Estero: Step per le Aziende
Assumere un lavoratore extracomunitario che si trova fuori dall’Italia è possibile, ma richiede di seguire un percorso ben definito e regolato dal cosiddetto Decreto Flussi, lo strumento con cui il Governo italiano stabilisce ogni anno quante persone non comunitarie possono entrare nel Paese per motivi di lavoro.
Ecco tutti gli step che un’azienda deve seguire per assumere regolarmente un lavoratore extracomunitario dall’estero.
Verifica delle quote disponibili (Decreto Flussi)
Il primo passo è verificare che, per l’anno in corso, siano disponibili quote di ingresso per la nazionalità e il settore lavorativo interessato. Le quote vengono pubblicate attraverso un apposito DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) e variano ogni anno.
Esempio: nel Decreto Flussi 2023-2025 sono previsti ingressi per settori come agricoltura, edilizia, trasporto, turismo e assistenza alla persona.
Verifica dell’indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia
Prima di inviare la richiesta, l’azienda deve dimostrare di non aver trovato lavoratori già disponibili sul territorio nazionale. Questa verifica si effettua tramite il Centro per l’Impiego, con un modulo di richiesta personale.
Solo in assenza di candidati disponibili è possibile procedere con la richiesta di nulla osta per un lavoratore estero.
Invio della richiesta di nulla osta al lavoro
Il datore di lavoro presenta domanda nominativa allo Sportello Unico per l’Immigrazione, utilizzando la piattaforma online del Ministero dell’Interno. È fondamentale compilare con precisione tutti i dati del lavoratore e allegare la documentazione richiesta (es. contratto proposto, impegno all’alloggio, asseverazione dei requisiti, ecc.).
La domanda può essere inviata solo nei periodi stabiliti (click day) e fino a esaurimento delle quote.
Attesa del rilascio del nulla osta
Lo Sportello Unico, dopo aver verificato i requisiti, rilascia il nulla osta entro 30 giorni, come previsto dalle norme di semplificazione. Se tutto è in regola, il documento viene trasmesso automaticamente al Consolato italiano del Paese di origine del lavoratore.
Rilascio del visto e ingresso in Italia
Il lavoratore, una volta ottenuto il nulla osta, si reca presso il Consolato o Ambasciata italiana nel proprio Paese per richiedere il visto di ingresso per lavoro subordinato. Dopo il rilascio, ha tempo 6 mesi per entrare in Italia.
Firma del contratto di soggiorno e richiesta del permesso
Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, il lavoratore deve presentarsi allo Sportello Unico per l’Immigrazione per firmare il contratto di soggiorno con l’azienda e per richiedere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Attenzione alle Responsabilità del Datore di Lavoro!
Durante l’intera procedura di assunzione di un lavoratore extracomunitario dall’estero, l’azienda è tenuta a rispettare una serie di obblighi fondamentali. È necessario, innanzitutto, garantire al lavoratore un alloggio adeguato, sicuro e conforme agli standard previsti. Il contratto di lavoro proposto deve essere pienamente in linea con il Contratto Collettivo Nazionale di riferimento, sia nei contenuti economici che normativi. Inoltre, l’impresa deve poter dimostrare una capacità economica sufficiente a sostenere l’assunzione e deve essere in regola con i versamenti contributivi e assicurativi, come attestato dal DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).
Un aspetto spesso trascurato riguarda le specifiche modalità di comunicazione dell’assunzione, che variano in base alla tipologia di lavoro. Per i datori di lavoro domestico, è obbligatorio inviare la comunicazione preventiva di assunzione all’INPS attraverso le modalità indicate dall’Istituto (portale www.inps.it). Questa procedura sostituisce l’obbligo di trasmettere allo Sportello Unico per l’Immigrazione il contratto di soggiorno (modello Q): per il lavoro domestico, l’invio telematico all’INPS della comunicazione preventiva è sufficiente ai fini di legge. In tutti gli altri casi, l’assolvimento dell’obbligo avviene tramite l’invio del modello Unificato Lav al Centro per l’Impiego.
Qualora emergano irregolarità — come, ad esempio, la presentazione di documenti falsi o dichiarazioni non veritiere — il nulla osta può essere revocato in qualsiasi momento. In questi casi, il datore di lavoro può andare incontro a gravi sanzioni amministrative e penali, con ripercussioni anche sull’intera procedura di ingresso del lavoratore.
Tipologie di lavoratori e requisiti — vista rapida
A colpo d’occhio: quando servono nulla osta, visto e Portale ALI.
| Tipologia | Nulla osta SUI | Visto consolare | Portale ALI | Note |
|---|---|---|---|---|
| UE / SEE / CH | No | No | No | Libera circolazione; resta la comunicazione di assunzione (UNILAV) e gli adempimenti ordinari. |
| Extra-UE non stagionali | Sì | Sì | Sì | Quote 2025; modelli B/B2020 (Paesi con accordi); click day di febbraio. |
| Extra-UE stagionali | Sì | Sì | Sì | Modello C-STAG (agricoltura e turistico-alberghiero); 12 febbraio + invio 1 ottobre (30% quote turistico-alberghiere). |
| Lavoro autonomo | Sì (ove previsto) | Sì | Sì | Quote 2025 per autonomi: 730 ingressi; requisiti specifici e titoli professionali. |
Modelli di domanda (ALI) — quando usarli
I modelli ALI sono i moduli telematici predefiniti che compili dentro il Portale ALI (Sportello Unico per l’Immigrazione) per chiedere il nulla osta al lavoro nell’ambito del Decreto Flussi. Ogni modello corrisponde a una casistica precisa: scegli quello giusto, lo precompili e lo invii nelle finestre previste. L’accesso avviene con SPID/CIE sul portale del Ministero dell’Interno.
Riepilogo pratico dei modelli per l’assunzione di lavoratori stranieri: cosa scegliere e in quali casi.
| Modello | Quando si usa | Note utili |
|---|---|---|
| A-BIS | Assistenza familiare e sociosanitaria (in quota e “fuori quota”) | Canale dedicato; nel 2025 fino a 10.000 ingressi “fuori quota”. |
| B | Lavoro non stagionale (extra-UE, Paesi non in accordo) | Iter standard non stagionale tramite Portale ALI. |
| B2020 | Non stagionale — Paesi con accordi di cooperazione | Click day 5 febbraio (finestra dedicata ai Paesi partner). |
| C-STAG | Lavoro stagionale (agricoltura / turistico-alberghiero) | Click day 12 febbraio; ulteriore invio **1 ottobre** per il 30% turistico-alberghiero. |
Sanzioni per Assunzione Irregolare di Persone Senza Permesso di Soggiorno
Assumere un lavoratore straniero che non possiede un permesso di soggiorno valido è una violazione grave della legge italiana, con conseguenze pesanti sia dal punto di vista penale che amministrativo. La normativa vigente, in particolare l’articolo 22 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998), prevede che il datore di lavoro che impiega cittadini stranieri sprovvisti di documenti regolari vada incontro alla reclusione da sei mesi a tre anni, oltre a una multa di cinquemila euro per ciascun lavoratore irregolarmente assunto.
Le sanzioni diventano ancora più severe se si verifica una delle seguenti circostanze: se il numero di lavoratori extracomunitari impiegati illegalmente è superiore a tre, se tra di essi ci sono minori non in età lavorativa oppure se i lavoratori sono stati sottoposti a condizioni di particolare sfruttamento. In questi casi, le pene vengono aumentate da un terzo alla metà.
Oltre alle sanzioni penali, l’impiego di manodopera straniera non in regola comporta anche gravi conseguenze amministrative. Una delle più note è la cosiddetta maxisanzione per lavoro nero, che varia in base alla durata del rapporto irregolare e può arrivare anche a decine di migliaia di euro per ciascun dipendente coinvolto. Inoltre, il datore di lavoro può essere obbligato al pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore, così come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione.
Va ricordato anche che, in caso di violazioni accertate, il datore di lavoro rischia di essere escluso dalla possibilità di presentare nuove domande di nulla osta nei successivi tre anni, salvo che la responsabilità non sia attribuibile a cause di forza maggiore.
Tipologie di Contratti per Lavoratori Extracomunitari
I cittadini extracomunitari possono essere assunti in Italia con le stesse tipologie contrattuali previste per qualsiasi altro lavoratore, purché in possesso di un permesso di soggiorno valido per motivi di lavoro. La legge italiana, infatti, non distingue tra lavoratori italiani e stranieri in termini di tutele e diritti: ciò che conta è la regolarità del soggiorno e la conformità del contratto alle norme vigenti.
La forma contrattuale più comune è quella del lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, regolato dal Codice Civile e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Questo tipo di rapporto prevede una subordinazione gerarchica del lavoratore al datore di lavoro, con l’obbligo di rispettare orari, mansioni e organizzazione aziendale. È la forma più utilizzata sia nei settori produttivi che nei servizi, ed è quella prevista anche nei casi di assunzione dall’estero tramite il Decreto Flussi.
Molto diffuso tra i lavoratori extracomunitari è anche il lavoro domestico, che comprende colf, badanti e baby-sitter. In questo caso, il contratto può essere a tempo pieno o part-time, e deve rispettare le condizioni stabilite dal CCNL di categoria. Il lavoro domestico è spesso un canale di regolarizzazione per lavoratori già presenti sul territorio nazionale, specialmente in ambito familiare.
Un’altra possibilità è rappresentata dal lavoro stagionale che ha una durata massima di 9 mesi, ma può essere rinnovato negli anni successivi per lo stesso datore o settore.
Errori comuni nell’assunzione di lavoratori stranieri (Decreto Flussi) e come evitarli
Soluzione: scegli il modello in base a settore e provenienza: A-BIS (assistenza familiare/sociosanitaria), B (non stagionale), B2020 (non stagionale Paesi con accordi), C-STAG (stagionale).
Soluzione: testa l’accesso SPID/CIE almeno 48h prima e verifica le notifiche in ALI; attiva recupero credenziali e, se previsto, la delega.
Dati incongruenti tra precompilazione e invio
Soluzione: ricontrolla anagrafica, mansione, sede, CCNL, orario e allegati prima dell’invio definitivo.
Salto della “verifica di indisponibilità” al Centro per l’Impiego
Soluzione: ove richiesta per i non stagionali, effettua la verifica al CPI e conserva l’esito; domande senza questo passaggio possono essere bloccate.
Non considerare quote residue o rimesse dopo i click day
Soluzione: controlla periodicamente disponibilità di quote residue/rimesse fino a fine anno prima di rinunciare.
Errore nel canale: stagionale vs non stagionale
Soluzione: se il rapporto è stagionale (agricoltura/turistico-alberghiero) usa C-STAG; altrimenti non stagionale (B/B2020).
Soluzione: verifica presso Prefettura/Sportello Unico se è necessaria per il tuo caso e predisponi la documentazione con anticipo.
Non monitorare lo stato della pratica su ALI
Soluzione: accedi regolarmente alla sezione “pratiche” per rispondere tempestivamente a integrazioni e richieste dello SUI.
Soluzione: pianifica: per il 2025 valgono limiti per i privati; se necessario valuta l’invio tramite associazioni datoriali/APL secondo le regole vigenti.
Assunzione di Cittadini Albanesi: Procedure e Requisiti
In Italia, l’assunzione di cittadini albanesi è una realtà consolidata, che coinvolge numerosi settori produttivi e familiari. La forte presenza della comunità albanese nel nostro Paese, unita alla vicinanza culturale e geografica, ha favorito nel tempo l’attivazione di specifici accordi bilaterali tra Italia e Albania. Tali accordi hanno come obiettivo la gestione ordinata dei flussi migratori e l’inserimento regolare dei lavoratori albanesi nel mercato del lavoro italiano.
Dal punto di vista pratico, le aziende italiane che intendono assumere un cittadino albanese residente all’estero devono attenersi al quadro generale previsto dal Decreto Flussi, seguendo la procedura standard prevista per i lavoratori extracomunitari. Tuttavia, l’Albania rientra tra i Paesi prioritari individuati dal Governo italiano, con quote riservate che facilitano l’accoglimento delle domande e velocizzano l’accesso al nulla osta al lavoro.
Il procedimento prevede, come per gli altri casi, la verifica dell’indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia, la presentazione della domanda nominativa tramite il portale dello Sportello Unico per l’Immigrazione, e il successivo rilascio del nulla osta. Una volta ottenuto, il cittadino albanese può recarsi presso l’ambasciata o il consolato italiano per richiedere il visto d’ingresso, ed entro otto giorni dall’arrivo in Italia firmare il contratto di soggiorno.
Dal lato del lavoratore, per poter essere assunto è necessario disporre di un’offerta di lavoro concreta, di un alloggio adeguato e dei requisiti professionali richiesti dal ruolo. Il datore di lavoro, dal canto suo, deve dimostrare di essere in regola sotto il profilo contributivo, contrattuale ed economico, presentando un contratto conforme al CCNL di riferimento.
Quindi, sebbene l’iter per l’assunzione di cittadini albanesi segua le stesse linee guida previste per altri extracomunitari, gli accordi bilaterali permettono una procedura più accessibile e prevedibile.
Come Ti Aiutiamo nell'Assunzione di Lavoratori Extracomunitari
Assumere un lavoratore straniero può sembrare complesso, soprattutto quando ci si confronta con normative in continua evoluzione, moduli da compilare, click day e documentazione da allegare. Proprio per questo Consulentedellavoro.it è al fianco di aziende, privati e professionisti che vogliono affrontare la procedura con serenità, sicurezza e nel pieno rispetto delle regole.
Ci occupiamo di ogni fase dell’assunzione stranieri, dalla verifica della documentazione del lavoratore fino all’invio telematico della domanda di nulla osta e alla redazione del contratto conforme al CCNL. Ti aiutiamo a valutare il tipo di contratto più adatto, ad analizzare i requisiti del permesso di soggiorno e, quando serve, a gestire anche l’interazione con lo Sportello Unico per l’Immigrazione.
Inoltre, monitoriamo per te tutte le scadenze legate ai click day del Decreto Flussi, evitando che un errore di tempistica comprometta l’intera procedura. Siamo anche al tuo fianco nel caso tu voglia assumere un extracomunitario già residente in Italia.
Grazie all’esperienza dei nostri consulenti del lavoro internazionali possiamo offrirti un servizio completo, su misura e sempre aggiornato con le ultime disposizioni legislative.
Stai pensando di assumere un lavoratore Straniero?
Fonti ufficiali e aggiornamenti
Calendario ufficiale e notizie istituzionali.
interno.gov.it
Accesso con SPID/CIE, compilazione e monitoraggio pratiche.
portaleservizi.dlci.interno.it
Ripartizione quote: non stagionali, stagionali, autonomi.
integrazionemigranti.gov.it
Domande per quote residue/rimesse (finestra fino a fine anno).
integrazionemigranti.gov.it
Esempi: La Spezia (modalità), Reggio Emilia (finestre precompilazione).
prefettura.interno.gov.it
Ultimo controllo: 14/08/2025