I giovani in cerca di lavoro, sia disoccupati che inoccupati, si trovano spesso davanti a un percorso pieno di ostacoli. Come possono superare la concorrenza? E come fare se la mancanza di esperienza lavorativa o competenze non del tutto allineate al mercato diventano un freno? Questi sono solo alcuni dei motivi per cui entrare nel mondo del lavoro può risultare complesso per i giovani italiani di oggi.
A settembre 2024, il tasso di disoccupazione giovanile in Italia per i ragazzi tra i 15 e i 24 anni ha toccato il 18,3%, con un lieve aumento rispetto al mese precedente. E c’è di più: l’Italia continua a registrare una delle percentuali più alte in Europa di giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione (i cosiddetti NEET). Nel 2022, ben il 19% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, circa 1,67 milioni di persone, rientrava in questa categoria. Cosa può fare allora un giovane in questa situazione?
Anche se il tasso di disoccupazione giovanile ha segnato una leggera diminuzione, è cresciuto il numero di giovani inattivi. Ed è proprio per affrontare queste sfide che il governo italiano ha messo in campo una serie di incentivi e bonus, strumenti pensati per dare un supporto concreto a chi desidera trovare lavoro o acquisire nuove competenze.
Quali sono le opportunità disponibili per i giovani disoccupati nel 2024? E come possono questi bonus fare la differenza nel percorso di chi cerca di costruire il proprio futuro? In questo articolo, approfondiremo i principali bonus giovani disoccupati disponibili in Italia.
Quali Sono i Bonus Giovani Disoccupati Attivi nel 2024?

Per i giovani disoccupati nel Centro-Nord, ad esempio, il Bonus Autoimpiego offre un’importante spinta a chi desidera avviare un’attività imprenditoriale o lavorare come libero professionista. Questo incentivo prevede voucher di avvio fino a 30.000 euro per coprire le spese iniziali o un contributo a fondo perduto che copre fino al 65% degli investimenti.
Per i giovani del Sud Italia, una misura simile chiamata Resto al Sud 2.0 mira a rafforzare l’economia del Mezzogiorno e a contrastare la migrazione dei giovani verso il Nord, fornendo incentivi specifici per chi avvia attività in queste aree. Per promuovere l’occupazione giovanile, il governo ha introdotto il Bonus Assunzioni per le aziende che assumono giovani under 35. Questo incentivo consente alle imprese di beneficiare di uno sgravio contributivo mensile di 500 euro per due anni. Per le assunzioni nel Sud Italia, lo sgravio sale a 650 euro, considerando le sfide particolari che il mercato del lavoro affronta in queste regioni.
Per i giovani in difficoltà economica che al momento non risultano occupabili, è disponibile il Supporto per la Formazione e il Lavoro, che offre un’indennità mensile di 350 euro a chi partecipa a programmi di formazione o svolge attività utili alla comunità, aiutandoli a migliorare le proprie competenze e aumentare le opportunità di reinserimento lavorativo.
Per chi ha perso il lavoro recentemente, ci sono poi sempre le indennità come la NASpI, che garantisce un sostegno economico in caso di disoccupazione, e la DIS-COLL, destinata ai lavoratori autonomi con contratti di collaborazione, con un tetto massimo di 1.550 euro mensili.
Questi strumenti offrono una panoramica ampia e variegata di sostegni che puntano a coprire diversi bisogni, dal supporto all’imprenditorialità al reinserimento nel mercato del lavoro e alla formazione. Vediamo però alcuni bonus giovani disoccupati più specifici.
Bonus Assunzioni Under 35

Il Bonus Assunzioni Under 35 prevede uno sconto sui contributi previdenziali che le aziende devono versare per ogni giovane assunto. In pratica, se un’azienda assume un giovane che rientra nei requisiti, può ottenere uno sgravio fiscale sul costo del lavoro, pari fino a 500 euro al mese. Questo incentivo dura per due anni, quindi è un beneficio continuo per le aziende, che per 24 mesi pagheranno meno contributi per quel dipendente.
Nelle regioni del Sud Italia, l’incentivo è ancora più vantaggioso: le aziende del Mezzogiorno, infatti, possono ottenere uno sgravio maggiore, fino a 650 euro al mese.
Per beneficiare di questo bonus giovani disoccupati un’azienda deve assumere un giovane che non abbia mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’incentivo è quindi riservato ai nuovi ingressi nel mercato del lavoro stabile e mira a offrire ai giovani una prima esperienza di occupazione continuativa. L’azienda che desidera ottenere il bonus deve:
- Assumere il giovane con un contratto a tempo indeterminato, oppure trasformare un contratto a tempo determinato in indeterminato.
- Fare richiesta per lo sgravio contributivo entro i termini previsti, attraverso le piattaforme dell’INPS.
Perché è un’opportunità per i giovani disoccupati? Perché rende più conveniente per le aziende assumere ragazzi e ragazze che non hanno ancora avuto un’esperienza di lavoro stabile. Riduce i costi per l’azienda, che sarà quindi più incentivata ad assumere. In questo modo, i giovani senza occupazione hanno maggiori possibilità di ottenere un lavoro, specialmente in un contesto in cui molte aziende sono restie ad assumere a tempo indeterminato a causa dei costi elevati.
Bonus SAR (Servizio di Accompagnamento al Lavoro)
Il Bonus SAR (Sostegno al Reddito) è un’indennità una tantum destinata ai lavoratori che hanno perso un’occupazione con contratto in somministrazione, sia a tempo determinato che indeterminato, inclusi gli apprendisti. Questo bonus, erogato dal Fondo Forma.Temp, mira a fornire un supporto economico temporaneo durante la fase di transizione verso una nuova occupazione.
Come funziona?
L’importo del Bonus SAR varia in base alla situazione del richiedente:
- 1.000 euro: per chi è disoccupato da almeno 45 giorni e ha maturato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore in caso di part-time) negli ultimi 12 mesi, o per chi ha concluso la procedura di Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL).
- 780 euro: per chi è disoccupato da almeno 45 giorni e ha maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore in caso di part-time) negli ultimi 12 mesi.
Per richiedere il Bonus SAR, la prima cosa da fare è verificare di soddisfare tutti i requisiti richiesti, come ad esempio essere disoccupati da un certo numero di giorni e avere un minimo di giornate lavorate negli ultimi 12 mesi.
Una volta verificato di avere i requisiti, la domanda deve essere presentata online tramite la piattaforma FTWeb di Forma.Temp. È possibile completare la procedura in autonomia, ma chi preferisce può ricevere assistenza da sportelli sindacali di riferimento. o uno dei nostri consulenti del lavoro.
Un aspetto importante da considerare è il rispetto delle tempistiche: la richiesta per il Bonus disoccupati SAR va inoltrata tra il 106° e il 173° giorno dalla fine dell’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione. Se si presenta la domanda fuori da questo intervallo, si perde il diritto all’incentivo.
Bonus 500 euro per giovani disoccupati under 35
Il Bonus 500 euro per giovani disoccupati under 35 è un incentivo introdotto dal Decreto Coesione 2024, mirato a sostenere i giovani senza lavoro che desiderano avviare una propria attività imprenditoriale. Questo contributo mensile di 500 euro viene erogato per un massimo di 36 mesi, per un totale di 18.000 euro, e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Questo cosa significa? Se non hai un lavoro e vuoi aprire una tua attività, come una piccola impresa o un progetto imprenditoriale puoi beneficiare di questo bonus ed ottenere 500 euro al mese per un massimo di 36 mesi (cioè tre anni). Questi soldi non sono tassati, quindi non vengono considerati come reddito su cui bisogna pagare le tasse.
Quali sono i requisiti per accedere a questo bonus per giovani disoccupati? Innanzitutto, bisogna avere meno di 35 anni e trovarsi in stato di disoccupazione al momento della richiesta. Questo bonus è pensato per chi intende avviare una nuova attività imprenditoriale tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, quindi è importante rispettare questa finestra temporale. Inoltre, l’attività deve operare in settori considerati strategici per lo sviluppo tecnologico e la transizione verso un’economia più digitale ed ecologica, in linea con le priorità stabilite dal Decreto Coesione.
Per fare domanda, è necessario prima verificare di avere tutti i requisiti richiesti. La richiesta del bonus va poi presentata online attraverso l’INPS, che pubblicherà tutte le indicazioni precise nei decreti attuativi del programma. Sarà quindi essenziale rispettare anche le scadenze previste per la presentazione, che verranno comunicate ufficialmente tramite i canali INPS.
Bonus Giovani 2024, Disoccupazione e Formazione

Il programma Garanzia Giovani è il fulcro di queste iniziative, con una serie di servizi per facilitare l’inserimento lavorativo. Tra le opportunità principali ci sono tirocini retribuiti, corsi di formazione professionale e sgravi per le aziende che assumono i partecipanti al programma.
I tirocini retribuiti offrono ai giovani un’esperienza pratica nelle aziende, arricchiscono il curriculum e migliorano le prospettive di carriera. I corsi di formazione sono pensati per colmare il divario tra le competenze richieste dal mercato e quelle dei giovani, con un’attenzione particolare ai settori emergenti come tecnologia, digitale e competenze green.
Il Bonus Giovani include anche contributi per l’iscrizione a corsi di formazione professionale, rivolti ai giovani disoccupati per aiutarli ad acquisire competenze in settori con una forte domanda di lavoratori qualificati, come quelli tecnologico e digitale. Diverse regioni offrono corsi gratuiti o a costi ridotti, abbattendo le barriere economiche che spesso ostacolano l’accesso alla formazione.
Per chi desidera una formazione specialistica, sono disponibili voucher formativi utilizzabili presso enti accreditati per frequentare corsi in settori con ampie possibilità di impiego, come informatica, marketing digitale e programmazione.
Altri Bonus per Giovani Disoccupati nel 2024
Tra i bonus per giovani disoccupati nel 2024, ci sono anche altri incentivi mirati a facilitare sia l’assunzione che l’avvio di attività imprenditoriali per i giovani, pur non rientrando sempre nelle misure strettamente legate al sostegno diretto alla disoccupazione e ai bonus.
Gli sgravi contributivi per l’apprendistato sono un esempio efficace per favorire l’occupazione giovanile perché rendono più agevole l’ingresso nel mondo del lavoro.
Le aziende che assumono giovani apprendisti possono beneficiare di riduzioni significative sui contributi previdenziali. Questo incentivo rende più conveniente per le imprese integrare nuovi talenti nei propri organici e permette, contemporaneamente, ai giovani di acquisire competenze attraverso la formazione on-the-job. Questo tipo di inserimento non solo facilita l’accesso al lavoro, ma fornisce anche un’esperienza pratica molto apprezzata dai datori di lavoro.
Per chi invece desidera mettersi in proprio, sono previste agevolazioni per l’avvio di attività imprenditoriali. Giovani interessati a creare una start-up o un’iniziativa di autoimpiego possono accedere a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto, pensati per supportare i giovani nei primi, spesso complessi, passi dell’attività imprenditoriale.
Con queste agevolazioni, lo Stato mira a incoraggiare l’autoimprenditorialità e a generare nuove opportunità di lavoro, contribuendo a ridurre la disoccupazione giovanile e a promuovere l’innovazione sul territorio.
Come Richiedere i Bonus Giovani Disoccupati nel 2024?
Per richiedere i Bonus Giovani Disoccupati nel 2024, il primo passo è accedere al portale INPS utilizzando credenziali come SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta autenticato, potrai compilare la domanda online seguendo attentamente le istruzioni.
Alcuni incentivi, come i percorsi di ricollocazione o i bonus per la formazione, richiedono l’iscrizione al Centro per l’Impiego. Questo è anche il luogo dove potrai sottoscrivere i patti di servizio, un passaggio essenziale per i disoccupati che desiderano accedere a specifiche misure di sostegno.
Esistono anche bonus, soprattutto quelli per l’autoimprenditorialità o le start-up, che sono gestiti a livello locale. In questi casi, dovrai presentare la domanda sui portali della tua regione o provincia di riferimento, che variano a seconda del luogo in cui risiedi o intendi avviare l’attività.
Per alcuni bonus particolari, come il Bonus Sostegno al Reddito (SAR), è necessario usare una piattaforma specifica: nel caso del SAR, ad esempio, bisogna inoltrare la domanda tramite FTWeb di Forma.Temp. Ogni bonus ha dunque le sue modalità di accesso, ed è importante rispettarle per non incorrere in errori.
Se preferisci ricevere supporto per compilare le domande o orientarti tra i vari bonus, considera l’opzione di rivolgerti a un patronato o un CAF. Questi centri di assistenza possono offrirti un aiuto prezioso per gestire le procedure burocratiche in modo corretto e rapido.
Per rimanere sempre aggiornato sulle modalità di richiesta e sulle novità riguardanti i bonus disponibili, consulta regolarmente i siti ufficiali degli enti coinvolti, come INPS e i portali regionali. Tieni anche d’occhio le comunicazioni ufficiali sui canali istituzionali.
Se vuoi essere certo di ottenere il massimo dagli incentivi a cui hai diritto, un’ottima soluzione è affidarti a un consulente del lavoro. Grazie alla sua esperienza, un professionista potrà aiutarti a identificare i bonus più adatti alla tua situazione, facendoti risparmiare tempo e riducendo il rischio di errori nella compilazione delle domande. Contatta uno dei nostri esperti per una consulenza personalizzata: potrai scoprire quali opportunità si adattano meglio alle tue esigenze e come presentare le domande nel modo più efficace possibile!