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Bonus INPS Per Chi Assiste un Familiare 2024 (Bonus Caregiver)

Se ti prendi cura di un familiare disabile o non autosufficiente, aiutandolo nelle attività quotidiane come prendere i farmaci, camminare, mangiare e svolgere altre attività essenziali, potresti avere diritto a diversi tipi di agevolazioni e supporti. In questo articolo, scoprirai di più sulle opportunità che l’INPS mette a disposizione per chi, come te, si dedica alla cura di un proprio caro.

Esistono forme di sostegno specifiche per i caregiver familiari: sebbene non ci sia un bonus unico chiamato “Bonus Caregiver INPS”, sono state introdotte diverse misure di sostegno per aiutare chi assiste persone con disabilità o non autosufficienti. Alcune di queste agevolazioni derivano dal Decreto del 30 novembre 2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2024), che ha stabilito i criteri e le modalità per distribuire le risorse del Fondo di supporto ai caregiver familiari. Queste misure, pensate per il 2023, sono ancora valide anche per il 2024.

Le modalità di accesso, i requisiti e gli importi possono variare in base alla tua Regione di residenza, quindi è importante consultare le indicazioni locali per sapere come richiedere questi benefici. Per informazioni dettagliate e aggiornate, puoi sempre contattare i nostri consulenti del lavoro, che ti guideranno passo dopo passo nella richiesta!

Bonus INPS per Chi Assiste un Familiare: Quali Sono?

Caregiver e anziana che beneficiano del bonus per l'assistenza familiareNel 2024, l’INPS offre varie forme di sostegno per chi si prende cura di un familiare in situazioni di disabilità o non autosufficienza. Anche se non esiste un unico “bonus caregiver INPS”, c’è un insieme di agevolazioni destinate a chi svolge il ruolo di caregiver familiare, ovvero a chi assiste un familiare con difficoltà a svolgere le attività quotidiane a causa di malattie, disabilità o condizioni fisiche gravi.

Quali sono le agevolazioni principali? Ecco alcune delle più comuni:

  • Congedo Straordinario Retribuito: i lavoratori dipendenti possono richiedere fino a due anni di congedo per assistere il familiare, mantenendo il diritto alla retribuzione.
  • Assegni di cura: alcune regioni, in collaborazione con l’INPS, offrono contributi economici alle famiglie che assistono i propri cari a domicilio.
  • Detrazioni fiscali: sono disponibili detrazioni per le spese sostenute nell’assistenza a familiari disabili, come spese mediche o per l’acquisto di ausili, che possono essere richieste durante la dichiarazione dei redditi.

Tra le agevolazioni più conosciute ci sono i Permessi Legge 104/1992, che permettono ai caregiver di usufruire di permessi retribuiti, e l’Home Care Premium (HCP), che offre contributi economici e servizi di assistenza domiciliare specifici per dipendenti pubblici e pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici, e per i loro familiari disabili.

 Legge 104 e agevolazioni per chi assiste un familiare disabile o un anziano

Supporto a un familiare anziano, incentivato dal bonus per chi assiste un parenteLa Legge 104/1992 è una normativa italiana che offre importanti agevolazioni e tutele per chi si prende cura di una persona disabile o di un anziano non autosufficiente. L’obiettivo è aiutare i familiari a gestire le necessità di cura senza compromettere il proprio lavoro e la stabilità economica.

Se assisti un familiare con disabilità grave, hai diritto a permessi retribuiti dal lavoro: tre giorni al mese che puoi prendere in blocco o suddividere in ore, a seconda delle tue esigenze. Oltre ai permessi, è disponibile un congedo straordinario retribuito fino a un massimo di due anni, durante il quale ricevi una retribuzione basata sullo stipendio abituale. Questi permessi e congedi sono pensati per aiutarti a conciliare lavoro e assistenza familiare.

La legge offre anche agevolazioni fiscali. Puoi detrarre le spese mediche sostenute per la persona assistita, inclusi i costi per ausili e dispositivi che migliorano la sua qualità di vita. Se assumi un assistente o un caregiver, puoi detrarre parte del costo dalla tua dichiarazione dei redditi. Inoltre, chi assiste un familiare disabile può richiedere un mutuo agevolato per l’acquisto o la ristrutturazione della casa, con condizioni economiche vantaggiose.

Per rendere più gestibile l’assistenza, chi si prende cura di un familiare in situazioni di gravità fisica può anche chiedere di essere esonerato dal lavoro notturno o di essere trasferito in una sede più vicina al domicilio dell’assistito, riducendo così tempi e costi degli spostamenti.

Per accedere a questi benefici, è necessario avere la certificazione di disabilità grave e presentare la domanda all’INPS o, per i contributi locali, ai servizi sociali della propria Regione di residenza.

Bonus INPS per chi assiste un familaire: Il Programma Home Care Premium (HCP)

Il Programma Home Care Premium (HCP) è un aiuto pensato dall’INPS per sostenere dipendenti e pensionati pubblici (e le loro famiglie) che devono prendersi cura di un familiare non autosufficiente, cioè che ha bisogno di assistenza costante.

Questo programma offre due tipi di supporto:

  1. Un contributo economico mensile: è una somma di denaro che viene data ogni mese e aiuta a coprire parte dei costi per assumere un assistente domiciliare che si occupi della persona non autosufficiente. L’importo dipende dal livello di disabilità e dal reddito familiare (ISEE).
  2. Servizi alla persona, gestiti da enti convenzionati con l’INPS, che includono:
    • Assistenza a domicilio da parte di professionisti, come fisioterapisti o logopedisti.
    • Servizi di “sollievo” per aiutare il caregiver a prendersi una pausa.
    • Fornitura di ausili e attrezzature che rendano più semplice la cura a casa.
    • Servizi di trasporto, per accompagnare la persona a visite o terapie.
    • Modifiche all’ambiente domestico per renderlo più adatto alle necessità della persona assistita.

A chi si rivolge il Programma HCP?

  • Dipendenti e pensionati pubblici che versano contributi alla gestione unitaria delle prestazioni INPS.
  • I loro coniugi, partner civili o conviventi.
  • Parenti stretti (di primo grado), anche se non convivono, se sono in condizione di non autosufficienza.
  • Figli minorenni orfani di dipendenti o pensionati pubblici.

Come fare domanda Per richiedere il supporto, devi:

  1. Accedere al sito INPS utilizzando le tue credenziali digitali (SPID, CIE o CNS).
  2. Andare nella sezione “Portale Welfare in un Click”.
  3. Selezionare “Home Care Premium” e seguire le istruzioni per compilare la domanda online.

Il Programma HCP ha una durata biennale, quindi ogni edizione ha un inizio e una fine. Ad esempio, l’edizione 2022-2025 è attiva fino al 30 giugno 2025. È importante presentare la domanda entro i termini e ricordarsi di aggiornare la propria DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) ogni anno per mantenere il diritto ai benefici.

Cosa Spetta a chi assiste un familiare nel 2024: Il Bonus Caregiver

Condivisione di un momento sereno grazie al bonus per chi assiste un familiareNel 2024, chi si occupa di un familiare disabile ha accesso a una serie di aiuti e agevolazioni pensate per semplificare la gestione dell’assistenza. Permessi e agevolazioni sul lavoro sono tra le prime misure disponibili: consentono al caregiver di organizzare meglio il proprio tempo per prendersi cura del familiare, senza rischiare la perdita del posto o dello stipendio. Per le famiglie con bambini piccoli (minori di 3 anni) con disabilità grave, è previsto un aiuto economico speciale, il bonus figli disabili 2024, che contribuisce a coprire le spese legate all’assistenza. Oltre a questo, c’è l’assegno di cura, un contributo pensato per coprire i costi di personale qualificato, come operatori socio-sanitari, che possono assistere il familiare in modo professionale e garantire un supporto adeguato.

Chi invece si prende cura di una persona con disabilità molto grave può beneficiare del contributo di cura, un aiuto economico destinato direttamente al caregiver per sostenere le spese della propria attività di assistenza.

L’ammontare di questi contributi varia in base a due fattori: il livello di disabilità della persona assistita e l’ISEE della famiglia, che misura il reddito e la situazione economica complessiva.

Un’ulteriore misura di supporto è il Bonus Caregiver 2024, pensato per i familiari che assistono persone con handicap o non autosufficienti. Questo intervento, introdotto dal Decreto del 30 novembre 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2024, stabilisce criteri e modalità di riparto delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.

L’obiettivo principale del Bonus Caregiver è quello di riconoscere e supportare il ruolo essenziale dei caregiver familiari, offrendo un aiuto economico per le spese sostenute nell’assistenza quotidiana. Le risorse destinate a questo bonus ammontano a circa 25,8 milioni di euro, che vengono distribuiti alle Regioni e successivamente ai Comuni, i quali individuano i progetti attraverso cui erogare il bonus.

Poiché le modalità di accesso e gli importi possono variare a seconda della Regione, per accedere al Bonus Caregiver 2024 è necessario consultare i bandi pubblicati dalla propria Regione o Comune di residenza, che forniranno i requisiti per beneficiare del bonus e le modalità di presentazione delle domande.

Chi ha diritto al bonus caregiver 2024?

Per avere diritto al Bonus Caregiver 2024, generalmente è necessario:

  • Essere un familiare che si prende cura di una persona con disabilità certificata, spesso riconosciuta ai sensi della Legge 104.
  • Fornire assistenza continuativa e gratuita al familiare disabile, senza ricevere compensi per questo ruolo.
  • Rispettare eventuali requisiti di reddito, come l’ISEE, che possono variare in base alle disposizioni del proprio Comune o Regione.

Quali sono i requisiti per essere considerato caregiver?

In Italia, per essere considerato un caregiver, devi essere un familiare stretto della persona che assisti, come un coniuge, convivente, parente o affine fino al secondo grado. In alcuni casi, si possono includere anche parenti fino al terzo grado, come zii o cugini.

Il ruolo di caregiver richiede un impegno di assistenza continua e gratuita: è necessario che ti prenda cura del tuo familiare in modo costante, volontario e senza ricevere alcun compenso economico.

La persona assistita deve avere una disabilità grave, riconosciuta ufficialmente ai sensi della Legge 104 o deve ricevere un’indennità di accompagnamento. In certi casi, può essere utile o necessario che il familiare disabile nomini formalmente chi si prenderà cura di lui come caregiver.

Il caregiver è una figura riconosciuta dalla legge e ha accesso a benefici come permessi lavorativi e congedi straordinari. Tuttavia, in Italia non esiste ancora una normativa completa che regoli tutti i diritti e le tutele specifiche per chi svolge questo ruolo, anche se sono in corso discussioni per estendere maggiori protezioni a chi presta assistenza ad un familiare in modo continuativo.

Quanto deve essere l’ISEE per avere il bonus caregiver?

Generalmente, per beneficiare di questo sostegno economico, è necessario presentare un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) che rientri entro determinate soglie stabilite dalle autorità competenti.

Ad esempio:

  • Regione Liguria: Il contributo mensile varia in base al valore ISEE del caregiver:
    • Per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, il contributo è di 400 euro mensili.
    • Per un ISEE superiore a 15.000 euro, il contributo è di 200 euro mensili.
    • L’ISEE del caregiver non può superare i 30.000 euro.
  • Comune di Roma: L’assegno di cura è graduato in base all’ISEE socio-sanitario e agli altri servizi socio-assistenziali attivi, con importi che variano da 500 a 800 euro mensili.

Ricordiamo nuovamente che è fondamentale consultare i bandi e le comunicazioni ufficiali del proprio Comune o Regione di residenza per conoscere le soglie ISEE specifiche e le modalità di accesso al bonus.

Cosa fare per richiederlo?

Prima di tutto, informati! Visita il sito del tuo Comune o Regione per verificare se è stato pubblicato un bando per il Bonus Caregiver 2024.

Successivamente, raccogli tutti i documenti richiesti, che solitamente includono certificazioni mediche, attestati di residenza, stato di famiglia e dichiarazione ISEE. Segui attentamente le istruzioni del bando per compilare e inviare la domanda entro la scadenza indicata.

Ricorda, i requisiti e le modalità di richiesta possono variare da un Comune all’altro o da una Regione all’altra, quindi è importante consultare le fonti ufficiali locali per avere informazioni dettagliate e precise. Se hai bisogno di aiuto, puoi anche rivolgerti ai nostri esperti consulenti del lavoro per una consulenza dedicata!

Altre Info Utili: Cosa cambia per i caregiver nel 2024?

Nel 2024, ci sono importanti novità per i caregiver in Italia, pensate per semplificare e valorizzare il loro ruolo. Con il Decreto Anziani (d.lgs. n. 29 del 15 marzo 2024), lo Stato ha finalmente riconosciuto il valore sociale ed economico dei caregiver familiari, introducendo nuove tutele per chi si dedica alla cura di un familiare. Una di queste novità è la possibilità di prendere parte attivamente alla valutazione dei bisogni della persona assistita e alla creazione del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI). Questa partecipazione consente al caregiver di avere voce in capitolo, garantendo un’assistenza più mirata e personalizzata.

Ma c’è di più: le competenze che un caregiver sviluppa nel prendersi cura di un familiare possono ora essere valorizzate anche in ambito professionale. Ad esempio, è previsto un percorso di formazione per ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS), aprendo nuove opportunità di lavoro sia per chi vuole rientrare nel mondo del lavoro sia per chi desidera specializzarsi ulteriormente in questo settore.

Un altro cambiamento significativo riguarda l’Ape Sociale, una misura di prepensionamento pensata per alcune categorie specifiche, tra cui i caregiver. Nel 2024, l’età minima per poter accedere a questa forma di pensionamento anticipato è stata innalzata a 63 anni e 5 mesi, mantenendo il requisito di almeno 30 anni di contributi. Inoltre, è stato introdotto un limite per i redditi da lavoro: non è possibile cumulare l’Ape Sociale con altri redditi, ad eccezione di quelli occasionali derivanti da lavoro autonomo, fino a un massimo di 5.000 euro lordi all’anno.

Ci sono novità anche per le donne caregiver che possono accedere a “Opzione Donna” con nuovi requisiti. Dal 2024, l’età minima per usufruire di questa misura è di 61 anni, ma scende a 60 se la donna ha un figlio e a 59 se ha due o più figli, con almeno 35 anni di contributi versati. Questa opzione consente di andare in pensione in anticipo, ma l’assegno verrà calcolato con il sistema contributivo, che potrebbe portare a un importo ridotto rispetto al sistema tradizionale.

Indice: Bonus INPS Per Chi Assiste un Familiare 2024 (Bonus Caregiver)

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