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Come andare in pensione anticipata: la consulenza del lavoro

La pensione anticipata è il trattamento pensionistico che è un obiettivo ambito per molti lavoratori che desiderano potersi godere il meritato riposo dopo anni di attività. Tuttavia, decidere come andare in pensione in anticipo può essere un processo complesso e pieno di insidie. Ecco perché è fondamentale rivolgersi a dei professionisti esperti nel settore, come i consulenti del lavoro.

Il ruolo della consulenza del lavoro è fondamentale per guidare il lavoratore verso la scelta migliore per il proprio futuro pensionistico. I consulenti del lavoro possono fornire informazioni dettagliate sulle modalità per accedere alla pensione anticipata, illustrando vantaggi e svantaggi di ogni opzione e aiutando a valutare le conseguenze di una scelta rispetto all’altra.

Grazie all’importanza della consulenza del lavoro, i lavoratori possono affrontare il passaggio di chi può conseguire la pensione anticipata con maggiore tranquillità e consapevolezza, evitando errori che potrebbero compromettere il loro futuro pensionistico.

Pertanto, contattaci per ottenere un supporto competente e personalizzato in un momento così delicato della propria vita lavorativa e comprendere se il calcolo pensione anticipata può essere conveniente per i dipendenti e per i datori di lavoro che dovranno attivare il turnover professionale.

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Contattaci per sapere come ottenere la pensione anticipata per i lavoratori della tua azienda ed ottenere il diritto alla decorrenza del trattamento al raggiungimento dei requisiti.

Il diritto alla pensione anticipata in attesa della pensione di vecchiaia

In attesa del raggiungimento dei 67 anni di età e dei 41 anni di requisito contributivo con almeno un anno versato prima dei 19 anni di età, in base alla speranza di vita, necessari per avere diritto alla pensione di anzianità INPS fino al 2026, bisogna considerare le soluzioni di pensione anticipata utili per abbandonare il lavoro ed avere il proprio trattamento pensionistico.

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto le seguenti soluzioni per accedere alla pensione in anticipo rispetto alla maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione di vecchiaia INPS:

  • la pensione anticipata ordinaria ottenibile con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per i lavoratori e 41 anni e 10 mesi per le donne lavoratrici;
  • la pensione anticipata contributiva con il requisito anagrafico di 64 anni di età e con almeno 20 anni di contribuzione effettiva;
  • quota 103 con 62 anni di età e 41 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2024 per i lavoratori nati nel 1961 e 1962 che possono accedere alla pensione anticipata flessibile ed una penalizzazione del 10 per cento sull’assegno pensionistico totale;
  • ape sociale per lavoratori con mansioni gravose, caregiver, invalidi civili con almeno al 74 per cento, disoccupati che hanno terminato la Naspi con 63 anni e 5 mesi di età ed un’anzianità contributiva che varia da 28 a 34 anni in base alle caratteristiche del lavoratore;
  • opzione donna con 61 anni di età che si possono abbassare a 60 anni e 59 anni se si hanno rispettivamente un figlio o almeno due figli, nel limite massimo di 12 mesi per figlio, ed almeno 35 anni di contribuzione, raggiungendo i requisiti entro il 31 dicembre 2023, per le lavoratrici caregiver, invalide civili almeno al 74 per cento e licenziate da aziende in crisi.

Quando si applica il tetto massimo della pensione anticipata contributiva?

Un elemento rilevante da tenere in considerazione, soprattutto per chi intende accedere alla pensione anticipata con il sistema contributivo, riguarda l’applicazione del limite massimo all’importo dell’assegno. Secondo la normativa vigente, la pensione anticipata contributiva non può superare cinque volte il trattamento minimo stabilito dall’INPS. Tale soglia rimane valida fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni almeno fino al 31 dicembre 2026.

In pratica, il limite sull’importo è applicato per tutto il periodo che intercorre tra il momento dell’accesso alla pensione anticipata e quello in cui si maturano i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia ordinaria. Superata questa soglia di età, la pensione viene ricalcolata secondo le regole ordinarie, senza più l’applicazione del tetto massimo previsto durante la fase anticipata.

Limite sull’importo della pensione anticipata contributiva:

Un elemento fondamentale da considerare è il limite massimo previsto per l’importo della pensione anticipata contributiva. La normativa attuale stabilisce che l’assegno mensile non possa superare cinque volte il trattamento minimo definito dall’INPS, fino al raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria (67 anni, almeno fino al 31 dicembre 2026).

Di conseguenza, anche in presenza di una contribuzione particolarmente elevata, l’importo effettivamente erogato resta entro questo tetto fino al momento in cui si accede alla pensione di vecchiaia. Questo vincolo, introdotto per preservare la sostenibilità del sistema previdenziale, può influire sulle valutazioni relative alla convenienza di anticipare l’uscita dal lavoro.

Chi può accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni?

La pensione anticipata contributiva a 64 anni prevede requisiti specifici e si rivolge principalmente a chi non ha versato contributi prima del 1° gennaio 1996, ovvero ai cosiddetti “contributivi puri”.

È tuttavia possibile accedere a questa forma di pensione anche per chi possiede contributi accreditati entro il 31 dicembre 1995, ma soltanto rispettando alcune condizioni precise:

  • avere meno di 18 anni di contributi maturati al 31 dicembre 1995, con almeno un contributo versato entro tale data;
  • aver raggiunto almeno 15 anni di contribuzione complessiva, di cui almeno 5 successivi al 1° gennaio 1996;
  • avere almeno un mese di contribuzione accreditata nella Gestione Separata dell’INPS (art. 3 D.M. n. 282/1996).

È importante sottolineare che eventuali contributi versati presso le casse professionali non vengono considerati ai fini del requisito.

Possono usufruire di questa opportunità tutti coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata. Datori di lavoro e lavoratori possono contare sulla nostra consulenza per valutare se questa soluzione risulti conveniente per entrambe le parti.

La pensione anticipata contributiva per chi ha contributi precedenti al 31 dicembre 1995:

Anche i lavoratori che possiedono versamenti previdenziali anteriori al 31 dicembre 1995 possono accedere alla pensione anticipata contributiva, a condizione che rispettino determinati requisiti.

In particolare, possono presentare domanda coloro che:

  • hanno maturato meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 (ma almeno un contributo versato prima di tale data);
  • possono vantare almeno 15 anni di contributi complessivi, di cui almeno 5 versati dopo il 1° gennaio 1996;
  • hanno almeno un mese di contribuzione accreditata presso la Gestione Separata;
  • non dispongono di contributi versati presso le casse professionali, che non vengono conteggiati ai fini del computo.

Grazie a queste regole specifiche, è possibile scegliere il computo nella Gestione Separata INPS, ottenendo così lo status di “contributivo puro” e i relativi vantaggi per l’accesso a questa forma di pensione.

Soglie Minime per la Pensione Anticipata a 64 Anni: Requisiti Attuali e Novità 2024:

Uno degli aspetti principali da considerare quando si valuta la pensione anticipata contributiva riguarda l’importo minimo della prestazione. Per accedere a questa forma di pensione già a 64 anni, il legislatore ha stabilito delle soglie minime da rispettare, con l’obiettivo di assicurare al lavoratore un livello di tutela economica adeguato in caso di uscita anticipata dal lavoro.

Attualmente, è richiesto che l’importo della pensione sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Sulla base dei valori del 2023, ciò corrisponde a una pensione lorda mensile non inferiore a 1.409,16 euro.

La Legge di Bilancio 2024 introduce alcune modifiche significative a tali parametri:

  • Per la maggior parte dei lavoratori: la soglia sale a 3 volte l’assegno sociale, con un minimo richiesto di circa 1.521 euro lordi mensili (riferimento 2023);
  • Per le donne con un figlio: la soglia minima resta pari a 2,8 volte l’assegno sociale;
  • Per le donne con due o più figli: la soglia si riduce a 2,6 volte, facilitando così l’accesso alla pensione anticipata.

Conoscere nel dettaglio queste nuove soglie è fondamentale per valutare la possibilità di presentare la domanda e pianificare in modo consapevole il proprio percorso di uscita dal mondo del lavoro.

Si può accedere a questi trattamenti se si maturano i requisiti per la pensione anticipata e datori di lavoro e dipendenti possono avvalersi della nostra consulenza per valutare se c’è convenienza per entrambi.  

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La pensione anticipata ordinaria è ottenibile con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per i lavoratori e 41 anni e 10 mesi per le donne lavoratrici.

 Come richiedere la pensione anticipata

Per presentare la domanda di pensione anticipata bisogna aver raggiunto i requisiti contributivi ed anagrafici previsti. A quel punto, per avere accesso alla pensione in anticipo è necessario:

  • conseguire il diritto alla pensione e attendere la finestra pari a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti per la liquidazione del trattamento pensionistico dall’ottenimento dei prescritti requisiti dal 1° gennaio 2019 ;
  • la cessazione del rapporto di lavoro dipendente e subordinato, tranne quelli a tempo parziale, alla data di decorrenza della pensione, rispettando le regole sulla cumulabilità del trattamento pensionistico con i redditi da lavoro;
  • la somma dei requisiti contributivi, 35 anni di quelli obbligatori, volontari e da riscatto, più i figurativi, ed anche i versamenti di gestioni previdenziali differenti, comprese le casse professionali.

Contattaci per sapere come ottenere la pensione anticipata per i lavoratori della tua azienda ed ottenere il diritto alla decorrenza del trattamento al raggiungimento dei requisiti.

Per approfondire l’argomento per l’accesso alla pensione, leggi anche:

 

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