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La gestione dei contratti di lavoro: i contratti a termine

I contratti a termine indicano rapporti di lavoro subordinato che hanno una scadenza prevista presente al loro interno che indica la durata iniziale del contratto.

A differenza dei contratti a tempo indeterminato, i contratti a tempo determinato hanno un termine già conosciuto al momento della stipula a carico del datore di lavoro e lo stesso lavoratore.

Le altre caratteristiche del rapporto di lavoro a tempo determinato sono:

  • la durata massima dei contratti fissata per iscritto per i contratti di lavoro a tempo determinato superiori a 12 giorni;
  • il contratto di lavoro subordinato a termine ha una durata massima di 12 mesi che può essere prorogata a 24 mesi se ci sono esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività, di sostituzione dei lavoratori o un aumento delle attività in azienda che deve essere non programmato, temporaneo e significativo.

La durata massima di 24 mesi del rapporto di lavoro a termine comprende anche le proroghe e la stipulazione di più contratti e la somministrazione di lavoro, salvo diverse disposizioni dei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali.

A questo limite si può supplire con la stipulazione di un nuovo contratto presso lo stesso datore di lavoro se esso viene sottoscritto presso la sede competente dell’Ispettorato del Lavoro, la cosiddetta deroga assistita.

contratto a termine
La gestione dei contratti a termine del consulente del lavoro è un compito di fondamentale importanza per garantire il rispetto delle normative in vigore, del Decreto Lavoro e la corretta gestione delle relazioni tra datore e dipendente.

La proroga ed il rinnovo dei contratti a termine

Il rapporto a termine può essere prorogato solo nel caso in cui la durata del contratto è inferiore a 24 mesi per al massimo quattro volte all’interno di questo periodo di tempo, a prescindere dal numero dei contratti rinnovati.

Infatti, qualora il numero delle proroghe del contratto siano superiori a quattro esso si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga, indipendentemente dalla successione di contratti.

Tali proroghe ai contratti stipulati possono avvenire solo nei primi dodici mesi in maniera libera, mentre nei mesi successivi intervengono le prescrizioni di cui abbiamo parlato precedentemente, specificando le esigenze che giustificano il rinnovo.

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Per effettuare il rinnovo dei contratti a termine bisogna attendere 10 giorni tra un contratto e l’altro per quelli di durata al di sotto dei 6 mesi e 20 giorni per quelli dalla durata superiore e se queste disposizioni vengono violate, il secondo contratto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Questi limiti sulle proroghe non valgono per le start up innovative per i primi quattro anni dalla loro costituzione mentre per le attività stagionali non servono le causali per il rinnovo dei contratti di lavoro a termine.

La prosecuzione del contratto a tempo determinato oltre il termine

Il datore di lavoro che decide per la prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato oltre il termine stabilito prevede che egli debba corrispondere al lavoratore:

  • una maggiorazione del 20 per cento per ogni giorni di lavoro prestato nei giorni successivi al termine del contratto;
  • una maggiorazione del 40 per cento per ogni ulteriore giorno.

Inoltre, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato se il rapporto di lavoro continua oltre 30 giorni per i contratti dalla durata al di sotto di sei mesi e oltre 50 giorni per gli altri casi dalla data di superamento del termine.

Il limite al numero di rapporti di lavoro a tempo determinato

Secondo la Legge, le assunzioni a termine da parte del datore di lavoro non possono essere superiori al 20 per cento dei lavoratori a tempo indeterminato in forza nello stesso anno di assunzione, a meno di diversa disciplina dei contratti collettivi applicati in azienda.

Gli altri limiti per il ricorso ai contratti a termine ed al numero dei lavoratori a tempo determinato sono:

  • se l’attività inizia durante l’anno, il numero di assunzioni a tempo determinato si rapportano al numero di assunzioni a tempo indeterminato al momento dell’assunzione;
  • le attività che hanno 5 dipendenti possono sottoscrivere un ulteriore contratto a tempo determinato.
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Nel caso di violazione a queste disposizioni è prevista una sanzione amministrativa per il datore pari al:

  • 20 per cento della retribuzione per ogni mese o frazione del mese superiore a 15 giorni di assunzione di un unità superiore ai limiti di legge;
  • 50 per cento della retribuzione per ogni mese o frazione del mese di superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro per le assunzioni in violazione di tali regole per un numero superiore ad uno.

Il limite percentuale non si applica per le nuove attività nei periodi indicati dai contratti collettivi, le startup innovative, la sostituzione di personale assente, i contratti per attività stagionali, gli spettacoli, i programmi radiofonici o televisivi o per la produzione di specifiche opere audiovisive, i contratti stipulati con lavoratori con più di 50 anni di età, i contratti firmati tra enti di ricerca e lavoratori per svolgere attività di ricerca scientifica o tecnologica, di assistenza tecnica o di coordinamento e direzione della stessa.

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Il rapporto a termine può essere prorogato solo nel caso in cui la durata del contratto è inferiore a 24 mesi per al massimo quattro volte all’interno di questo periodo di tempo, a prescindere dal numero dei contratti rinnovati.

Divieto e impugnazione del contratto a tempo determinato

I contratti a termine possono essere impugnati entro 6 mesi dalla loro cessazione e se viene ravvisata la sua illegittimità il lavoratore, oltre alla trasformazione del contratto in indeterminato, otterrà anche una indennità pari per un minimo di 2 mensilità e mezzo fino a 12 mensilità con riferimento all’ultima mensilità per il calcolo del TFR.

In questo caso, la misura prevista dal giudice serve per ripristinare le conseguenze di natura previdenziale e retributiva ottenuta grazie alla ricostituzione del rapporto di lavoro.

Invece, i contratti a tempo determinato possono essere vietati, entro il 30 aprile 2024, in caso di:

  • sostituzione di lavoratori che scioperano:
  • in aziende che hanno applicato licenziamenti collettivi negli ultimi sei mesi, a meno di aver assunto a tempo determinato iscritti alle liste di mobilità in sostituzione di altri lavoratori per una durata massima di 3 mesi;
  • se si è in cassa integrazione guadagni;
  • i datori che non hanno eseguito le valutazioni del rischio.
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La violazione di queste disposizioni porta la trasformazione del contratto a termine in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Il diritto di precedenza

Il diritto di precedenza del lavoratore per essere assunto con contratto a tempo indeterminato, dopo uno a tempo determinato di almeno sei mesi può essere sfruttato per i successivi dodici mesi, sulla base delle mansioni svolte. 

Tale diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato vale anche per i lavoratori stagionali che possono farlo valere per le attività stagionali relative alle stesse mansioni.

Nel calcolo del tempo del diritto di precedenza non viene computato il periodo di congedo di maternità

Per conoscere altre informazioni sui contratti a tempo determinato, leggi anche:

La gestione dei contratti a termine del consulente del lavoro

La gestione dei contratti a termine del consulente del lavoro è un compito di fondamentale importanza per garantire il rispetto delle normative in vigore, del Decreto Lavoro e la corretta gestione delle relazioni tra datore e dipendente.

I nostri professionisti di consulentedellavoro.it aiutano le aziende ad avere accesso a tutte le informazioni e le risorse necessarie per gestire in modo efficace i contratti a termine, consultando i modelli contrattuali, le normative aggiornate oltre a ricevere assistenza.

In questo modo, potrai semplificare e ottimizzare la gestione e la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato alla scadenza dei termini, garantendo la massima trasparenza e conformità alle leggi vigenti.

Infatti, monitoreremo in modo rapido ed efficiente lo stato dei contratti, gestire eventuali proroghe e modifiche contrattuali e assicurare la corretta applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro.

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