Vai al contenuto

Le visite mediche aziendali

Le visite mediche aziendali hanno lo scopo di monitorare e valutare i rischi connessi in relazione alle mansioni svolte dai dipendenti, e sono infine un’efficace modalità per verificare l’adeguatezza delle misure preventive adottate dall’azienda.

La visita medica aziendale, consiste in un controllo sanitario effettuato da medici specialisti del lavoro presso le Aziende in cui prestano attività lavorativa i dipendenti.

Con la visita medica aziendale, viene fatta una valutazione dell’idoneità allo svolgimento di un determinato lavoro, nella verifica dell’assenza di condizioni mediche che possano rappresentare un rischio per la salute e un ostacolo all’esercizio delle mansioni assegnate e anche nella prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Qual’ è lo scopo delle visita medica del lavoro?

La visita medica aziendale viene effettuate per tutelare la salute dei lavoratori, per prevenire le malattie professionali e garantire il buon funzionamento dell’impresa.

Possiamo considerare quindi che la visita medica del lavoro è una forma di controllo sanitario obbligatoria effettuata periodicamente per individuare precocemente eventuali patologie legate all’attività lavorativa svolta.

Cosa sono le visite mediche aziendali e quando sono obbligatorie

Le visite mediche aziendali obbligatorie sono interventi di prevenzione e controllo che l’Azienda organizza per la tutela della salute dei lavoratori.

Si tratta di una serie di accertamenti medici periodici o anche di verifiche più specifiche, come ad esempio quelle finalizzate all’accertamento delle condizioni psico-fisiche idonee allo svolgimento di un determinato lavoro.

L’obbligo delle visite mediche è stabilito da norme legislative nazionali in materia di sicurezza sui posti di lavoro ed è strettamente correlato al rischio professionale cui i dipendenti possono essere esposti.

La visita medica aziendale E’ OBBLIGATORIA?

La visita medica aziendale è obbligatoria per legge, pertanto tutti i dipendenti devono essere sottoposti ad almeno una visita medica all’anno, secondo quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (Decreto Legislativo 81/2008).

È normale non aver effettuato la visita medica aziendale dopo vari mesi dall’assunzione?

In linea generale, un lavoratore neoassunto dovrebbe essere sottoposto a visita medica preventiva prima di iniziare la mansione, o al più tardi nei primi mesi dall’inizio dell’attività lavorativa. Questo obbligo è ancora più rilevante per chi utilizza abitualmente il computer per più di 20 ore settimanali, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro.

Se dopo 7 mesi dall’assunzione non è stata effettuata alcuna visita medica, è possibile che si tratti di una svista organizzativa o di una sottovalutazione del rischio connesso alla mansione svolta. In questi casi, è consigliabile contattare il responsabile delle risorse umane o il datore di lavoro per chiedere chiarimenti.

Qualora la mansione rientri tra quelle per cui è prevista la sorveglianza sanitaria obbligatoria – come accade, ad esempio, per i videoterminalisti – l’azienda ha il dovere di organizzare la visita medica al fine di tutelare la salute del lavoratore.

Quali sono gli step da effettuare per le visite mediche aziendali?

Le visite mediche aziendali possono variare in base alle esigenze dell’azienda ma normalmente possono essere così classificate:

  • Visita preventiva in fase preassuntiva: questo tipo di visita viene effettuata  prima di procedere con l’assunzione del dipendente sono necessarie per verificare le condizioni di salute del candidato.
  • Visita di idoneità lavorativa: questo tipo di visita viene effettuata per verificare l’idoneità alla mansione assegnata al lavoratore e consiste in una valutazione generale dello stato di salute del soggetto.
  • Visita periodica: è un controllo medico che viene effettuato periodicamente per verificare la conservazione o il peggioramento dei parametri fisici e funzionali.
  • Visite specialistiche: vengono effettuate per riscontrare eventuali patologie o malattie professionali che riguardano particolari mansioni lavorative.
  • Visite addizionali: servono ad analizzare eventuali problemi connessi con la mansione occupata dal dipendente.

Da chi viene svolta la valutazione medica per i lavoratori?

La visita medica viene svolta dal Medico competente nominato dall’Azienda.

Consiste in un’ esame che viene effettuato da un Medico Specializzato in medicina del Lavoro e serve a valutare il benessere fisico e mentale dei lavoratori.

Durante la visita, il Medico del lavoro esamina ogni singolo lavoratore, raccogliendo informazioni sulla sua storia medica, sulle sue attuali condizioni sullo stato di salute e su eventuali rischi legati al ruolo svolto nell’azienda.

Il Medico del Lavoro ha la funzione di stabilire l’idoneità del lavoratore alla mansione che è stata assegnata.

Una volta completata la visita, il Medico redige un referto con le proprie valutazioni e con eventuale indicazione di accertamenti diagnostici aggiuntivi.

Sulla base del giudizio di idoneità redatto dal Medico competente, il Datore di lavoro avrà quindi la facoltà di decidere, in piena autonomia e sulla base del giudizio del Medico.

Visita medica aziendale in cosa consiste e cosa prevede un controllo medico?

Un controllo medico periodico può prevedere una serie di esami ed alcuni test diagnostici quali ecografia addominale e radiografia toracica e test clinici come il controllo della pressione arteriosa, peso corporeo, altezza.

 

Infine sempre in base alla mansione svolta, il Medico competente può effettuare altri esami di seguito riepilogati:

 

  • spirometria, per valutare la capacità polmonare;
  • visita oculistica;
  • elettrocardiogramma;
  • esame audiometrico;
  • analisi del sangue e delle urine;
  • alcool test;
  • droga test, per valutare l’eventuale dipendenza da sostanze stupefacenti e psicotrope.

Inoltre, durante la visita il medico può effettuare un’accurata anamnesi ed esame obiettivo per eventualmente rilevare malattie o condizioni patologiche.

Se necessario, il Medico può inoltre prescrivere ulteriori indagini diagnostiche o visite specialistiche. 

Come vengono svolte le visite mediche aziendali periodiche?

Normalmente il Medico del Lavoro, esegue la visita medica aziendale periodica in una stanza attrezzata priva di vetrate che consentano la visione dall’esterno nel rispetto della privacy del lavoratore.

 

Il Medico competente , al fine di controllare l’idoneità lavorativa del dipendente, eseguirà tutti gli eventuali test previsti.

Si ricorda che la visita medica aziendale è legata in relazione alla mansione assegnata al dipendente ed ai rischi lavorativi per la salute cui i lavoratori sono esposti e analizzati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) al quale il Medico ha l’obbligo di collaborare ai sensi del D.Lgs.81/08.

 

Visite mediche aziendali obbligatorie

Quando scatta l’ obbligo di sottoporre i dipendenti a visite mediche periodiche?

L’obbligo di sottoporre i dipendenti a visite mediche periodiche è previsto dalla normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro, in particolare dal D.lgs. 81/2008.

La frequenza delle visite varia a seconda dell’attività svolta, dell’età e del genere del lavoratore, nonché dell’esposizione ad eventuali agenti nocivi presenti nell’ambiente di lavoro.

Rientro al lavoro dopo lunghe assenze per malattia: occorre una nuova visita?

Quando un lavoratore si assenta per più di 60 giorni consecutivi a causa di malattia o infortunio, la normativa impone l’obbligo di sottoporsi a una visita medica di idoneità prima di poter riprendere l’attività lavorativa. Questo vale ogni volta che si supera la soglia dei 60 giorni, anche se si verificano più assenze prolungate nello stesso anno.

In concreto, se il dipendente torna al lavoro dopo un lungo periodo di assenza e, in un secondo momento, si assenta nuovamente per oltre 60 giorni (ad esempio per una nuova malattia o per un intervento chirurgico), dovrà effettuare un’ulteriore visita medica prima di rientrare in azienda.

Questa disposizione, prevista dal D.Lgs. 81/2008, ha lo scopo di tutelare la salute del lavoratore e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il ciclo si rinnova con ogni assenza che superi la durata stabilita dalla legge.

Quale tipo di controllo medico devono effettuare i lavoratori?

I lavoratori devono sottoporsi a una visita medica di idoneità all’attività lavorativa, disposta dal datore di lavoro in base al D. Lgs 81/2008.

La visita medica è effettuata da un medico competente e i suoi obiettivi consistono nell’accertare che il lavoratore non abbia problemi fisici o mentali che possano compromettere la salute e l’integrità fisica durante lo svolgimento della mansione assegnata.

Inoltre, il medico valuterà se esistono condizioni tali da richiedere specifiche misure preventive atte ad assicurare la salute del lavoratore.

Il caso delle visite mediche mancanti nei contratti a termine:

Può accadere che, anche con un contratto a tempo determinato, non venga richiesta la visita medica aziendale. Questo si verifica quando la mansione svolta non comporta rischi specifici per la salute e non rientra tra quelle per cui la normativa prevede la sorveglianza sanitaria obbligatoria.

Ad esempio, attività di tipo amministrativo o impiegatizio, che non espongono il lavoratore a sostanze pericolose, rumori, movimentazione di carichi o altri fattori di rischio, possono essere esonerate dalla visita medica periodica. In questi casi, l’assenza della visita non rappresenta una violazione, ma deriva da una valutazione in base alla tipologia dell’attività svolta.

Diversamente, se la mansione comporta l’utilizzo di macchinari, l’esposizione a sostanze chimiche o altri rischi segnalati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), la visita medica diventa obbligatoria, indipendentemente dalla durata del contratto.

In conclusione, nei contesti a basso rischio può essere normale che non venga richiesta una visita medica in occasione dell’assunzione o del rinnovo di un contratto a termine. In caso di incertezze, è sempre opportuno rivolgersi al datore di lavoro o al medico competente per chiarimenti in merito alla propria posizione.

Il lavoratore può essere visitato da altro medico?

In linea di principio sì, se il lavoratore lo desidera.

La legge prevede che un lavoratore possa scegliere un medico qualificato diverso da quello designato dal datore di lavoro per la visita medica obbligatoria.

Il nuovo medico dovrà tuttavia rispettare gli stessi criteri e procedure previsti per le visite mediche obbligatorie.

Se il lavoratore vuole cambiare medico, deve solitamente contattare il proprio datore di lavoro e informarlo delle proprie intenzioni, in modo che possano essere presi i necessari provvedimenti.

Visite Mediche Aziendali
visite mediche aziendali in cosa consistono e quando sono obbligatorie

In quale caso un lavoratore deve sottoporsi ad un controllo medico?

 

Il lavoratore deve sottoporsi alla visita medica aziendale in caso di:

  • assunzione;
  • cambio mansione;
  • rischio elevato per la propria salute
  • È valido il certificato di idoneità rilasciato da una precedente azienda?

Il certificato di idoneità rilasciato dal medico competente della precedente azienda non è valido per una nuova realtà lavorativa. Ogni azienda è infatti obbligata a nominare il proprio medico competente, il quale deve effettuare una nuova visita medica e rilasciare un certificato riferito alle specifiche mansioni, ai rischi e all’ambiente di lavoro attuali.

Questa procedura è necessaria poiché i rischi professionali possono variare anche tra aziende che svolgono attività simili. Di conseguenza, il nuovo datore di lavoro è tenuto a verificare l’idoneità del lavoratore rispetto alle condizioni proprie del nuovo contesto, come stabilito dal D.Lgs. 81/2008.

Per questo motivo, è sempre obbligatorio sottoporsi a una nuova visita medica sotto la responsabilità del medico competente designato dalla nuova azienda.

In quali casistiche si richiede la consulenza di un Medico del lavoro?

Di seguito vengono riepilogati i vari casi per i quali si richiede necessaria la Consulenza di un Medico del lavoro:

  • nel caso in cui l’ Azienda ha bisogno di valutare l’impatto sulla salute dei dipendenti derivante dall’esposizione a sostanze chimiche, agenti fisici e rischi biologici.
  • nel caso in cui vengono inserite nuove tecnologie, macchinari o attrezzature che possono influenzare la salute e le condizioni di lavoro dei dipendenti.
  • nel caso vengano adottate delle procedure per la gestione della salute dei lavoratori su base preventiva, ed effettuare campagne di sensibilizzazione su tematiche specifiche quali stress lavoro-correlato, abuso di alcol e droghe sul posto di lavoro, malattie professionali o incidenti sul lavoro.
  • nel caso sia richiesto di fornire informazioni specifiche per la gestione delle emergenze sanitarie e degli infortuni sul posto di lavoro.
  • nel caso in cui si devono adottare misure preventive volte a ridurre i rischi connessi alle attività svolte nell’ambito delle diverse mansioni aziendali.

    Un lavoratore può rifiutare di effettuare la visita medica ?

Il lavoratore NON può rifiutarsi di effettuare la visita medica aziendale perché è necessaria per accertare

l’ idoneità al lavoro in base alla mansione svolta.

Il dipendente potrebbe infatti risultare non idoneo alla mansione assegnatale e dunque essere soggetto di infortuni o in qualche malattia professionale e rappresentare un rischio per la propria salute e quella dell’ Azienda.

Se il dipendente si dovesse rifiutare di effettuare la visita, il Datore di lavoro potrebbe vedersi costretto ad adottare provvedimenti necessari per far cambiare idea al lavoratore dipendente; ma se ciò non dovesse essere sufficiente potrebbe essere costretto a ricorrere al licenziamento per giusta causa.

Cosa succede se la visita medica non viene effettuata per assenza dovuta a malattia?

Può succedere che la visita medica aziendale prevista al momento dell’assunzione coincida con un periodo di assenza per malattia. In questi casi, se il lavoratore non ha potuto presentarsi alla visita, è fondamentale che, una volta rientrato in servizio, contatti tempestivamente il datore di lavoro o l’ufficio del personale per concordare una nuova data.

Se, invece, tra gli impegni quotidiani ci si dimentica di recuperare la visita nei mesi successivi, è importante non trascurare la questione: la visita medica di idoneità è obbligatoria per legge e, senza averla effettuata, il lavoratore non è formalmente autorizzato a svolgere le mansioni che richiedono tale accertamento. L’omissione della visita, anche se involontaria, può compromettere la propria posizione lavorativa e invalidare la copertura assicurativa in caso di infortunio.

Che fare in questi casi? La soluzione migliore è contattare il proprio datore di lavoro non appena si prende coscienza della mancata visita, segnalando la situazione e richiedendo di fissare un nuovo appuntamento il prima possibile. In questo modo si resta in regola con la normativa e si protegge sia la propria salute sia la posizione lavorativa, evitando eventuali contestazioni disciplinari.

Cosa succede se il lavoratore è in malattia il giorno della visita medica aziendale?

Se il lavoratore risulta in malattia certificata dall’INPS nel giorno stabilito per la visita medica aziendale, non è obbligato a presentarsi alla visita. Durante il periodo di malattia, infatti, il dipendente è considerato temporaneamente non idoneo allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, comprese le visite mediche di idoneità.

In questa situazione, è importante informare tempestivamente il datore di lavoro dell’assenza, in modo che la visita possa essere riprogrammata dopo il rientro in servizio.

È utile ricordare che la visita medica aziendale è strettamente legata alla prestazione lavorativa: di conseguenza, il dipendente in malattia è esonerato da questo adempimento fino alla conclusione del periodo di malattia.

Che tipo di esito può dare la visita medica?

Nell’effettuare la visita medica aziendale, questa può dare esiti differenti; infatti per esempio può rilevare problemi di salute o riscontrare delle malattie croniche come il diabete o l’ipertensione.

Potrebbe anche rivelare disturbi mentali o condizioni che richiedono cure mediche immediate.

Inoltre, la visita medica può fornire consigli e informazioni sulla prevenzione delle malattie e su come svolgere uno stile di vita sano.

 

Esito della visita medica aziendale : tipi di idoneità sanitaria

A seguito della visita medica effettuata al dipendente, il Medico del lavoro riceverà un’esito che potrà essere:

 

  • idoneità;
  • idoneità di tipo parziale, temporanea o permanente (annotando le limitazioni necessarie);
  • inidoneità temporanea;
  • inidoneità permanente.

Conseguenze della mancata visita medica per lavoratori con condizioni di salute particolari:

Quando la visita medica periodica obbligatoria è scaduta da oltre un anno e il lavoratore presenta condizioni di salute delicate, come disabilità o patologie croniche (ad esempio diabete, ipertensione o problemi visivi), la situazione può comportare implicazioni rilevanti sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.

In questi casi, possono verificarsi le seguenti conseguenze:

  • Sospensione dalle mansioni: In mancanza di un certificato di idoneità aggiornato, il datore di lavoro può decidere di sospendere il lavoratore dallo svolgimento di compiti che potrebbero rappresentare un rischio per sé o per gli altri.
  • Rischio di inidoneità: Alla visita successiva, il medico competente potrebbe rilevare un peggioramento delle condizioni di salute o una non compatibilità con le mansioni previste. Questo potrebbe portare a un giudizio di inidoneità parziale, temporanea o anche permanente.
  • Tutela del lavoratore: La normativa vigente (es. Legge 68/99) prevede tutele specifiche per i lavoratori appartenenti alle categorie protette. In caso di inidoneità, il datore di lavoro è tenuto a valutare possibili ricollocazioni in mansioni compatibili con lo stato di salute prima di ricorrere ad azioni più drastiche.
  • Supporto sindacale o legale: In situazioni complesse o incerte, è consigliabile rivolgersi a un sindacato o a un avvocato esperto in diritto del lavoro, soprattutto se si tratta di lavoratori con disabilità o patologie croniche.

È quindi fondamentale sottoporsi regolarmente alle visite mediche previste, non solo per adempiere agli obblighi normativi, ma anche per garantire il rispetto delle tutele previste e la prosecuzione in sicurezza della propria attività lavorativa.

 

La copia del certificato di idoneità verrà poi consegnata al datore di lavoro ed al dipendente che ha effettuato la visita.

In caso l’esito risultasse di non idoneità temporanea dovrà essere riportato il periodo temporale.

tale giudizio medico può essere contestato, presentando un ricorso entro 30 giorni dalla comunicazione del giudizio resa al dipendente.

Invece nel caso in cui NON ci sia l’idoneità sanitaria a svolgere la mansione assegnata al lavoratore, il Datore di lavoro dovrà assegnare un’altra mansione .

Cosa succede se il certificato di idoneità scade: si può continuare a lavorare?

Se il certificato di idoneità sanitaria è scaduto, il lavoratore non dovrebbe continuare a svolgere la propria attività fino a quando non viene effettuata la visita medica di rinnovo prevista dal D.Lgs. 81/08. Tale visita deve avvenire almeno ogni 12 mesi, salvo diversa indicazione da parte del medico competente.

La responsabilità principale in questi casi è del datore di lavoro, che ha l’obbligo di assicurarsi che tutti i dipendenti siano in regola con la sorveglianza sanitaria. Tuttavia, anche il lavoratore ha dei doveri: deve presentarsi alle visite mediche quando convocato e segnalare tempestivamente eventuali difficoltà o impedimenti.

Consentire o svolgere attività lavorativa con un certificato di idoneità scaduto può comportare sanzioni per l’azienda in caso di controlli ispettivi. È quindi essenziale che il datore di lavoro organizzi per tempo le visite, garantendo la sicurezza e la tutela della salute dei dipendenti.

 Con quale frequenza il lavoratore deve essere sottoposto a visita medica da parte del Medico competente?

 La frequenza con cui un lavoratore deve sottoporsi a visita medica da parte del Medico competente dipende dal tipo di lavoro eseguito.

Di norma, per i lavoratori che svolgono mansioni ordinarie e non comportanti rischi particolari, le visite mediche aziendali periodiche devono essere effettuate, di norma, almeno una volta l’anno; invece per quanto riguarda i lavoratori che svolgono mansioni più complesse o ad alto rischio, la frequenza può essere dalle 6 alle 12 visite mediche all’anno.

Cosa fare se il datore di lavoro non organizza per tempo la visita medica periodica?

Se il datore di lavoro non organizza la visita medica obbligatoria entro i termini previsti dalla normativa, il lavoratore non deve preoccuparsi né rinunciare alle ferie per compensare eventuali ritardi. È importante sapere come agire correttamente per tutelare i propri diritti.

  • Richiedere una convocazione formale: È consigliabile sollecitare il datore di lavoro a fissare la visita il prima possibile, preferibilmente tramite comunicazione scritta (e-mail o lettera). In questo modo si ha una prova della richiesta e della disponibilità del lavoratore.
  • Documentare ogni comunicazione: In caso di ritardi, è fondamentale conservare tutte le comunicazioni con il datore di lavoro, incluse richieste inviate e risposte ricevute. Questo materiale può dimostrare la correttezza del comportamento del dipendente in caso di controlli.
  • Richiedere una lettera dal medico competente: Se si dovessero presentare ispezioni da parte di enti come ASL o INAIL, è utile ottenere una dichiarazione dal medico competente che attesti l’invito alla visita, anche se avvenuto in ritardo.
  • Evitare l’uso improprio delle ferie: Il lavoratore non può essere costretto a utilizzare giorni di ferie per giustificare ritardi nell’organizzazione della visita medica. In presenza di pressioni o comportamenti scorretti, è consigliabile rivolgersi ai rappresentanti sindacali o agli enti di tutela, come l’INPS o l’Ispettorato del Lavoro.

Ricordiamo che la responsabilità di organizzare le visite mediche periodiche e garantirne la regolarità è esclusivamente del datore di lavoro. Il dipendente deve semplicemente dimostrare la propria disponibilità e non può essere penalizzato per inadempienze che non rientrano tra i suoi obblighi.

Chi si fa carico del pagamento delle visite mediche aziendali ?

Le visite mediche dei lavoratori dipendenti normalmente vengono pagate dal datore di lavoro.

In alcuni paesi, come ad esempio in Italia, le visite mediche possono essere finanziate anche dallo Stato attraverso il Fondo Sanitario Nazionale o altri programmi di Assistenza Sanitaria.

 

Dove viene effettuate la visita medica aziendale?

La visita medica aziendale viene effettuata presso un Ambulatorio medico o in un Centro di salute e sicurezza sul lavoro.

La durata della visita medica aziendale ?

La durata della visita medica aziendale varia a seconda delle dimensioni e della complessità dell’azienda.

Normalmente, la visita medica ha una durata che varia dai 30 ai 45 minuti.

 

 

Cosa accade se il dipendente non ha l’idoneità sanitaria?

In caso in cui un dipendente non abbia l’idoneità sanitaria, è possibile che non sia idoneo a svolgere la mansione assegnata.

In questo caso, il Datore di lavoro potrà decidere di assegnargli mansioni diverse da quelle originariamente previste o di non procedere con l’assunzione se si tratta di una visita preventiva.

A seconda della gravità del problema di salute, potrebbero essere necessari ulteriori controlli medici o trattamenti per verificare la capacità del dipendente di lavorare in modo sicuro e produttivo.

 

 

Quali Penali sono previste in caso di violazione del Controllo Sanitario Lavorativo?

 

In caso di violazioni, relative all’obbligo di sottoporre i propri lavoratori ad effettuare la visita medica , come previsto dal Dlgs 81/08 articolo 55 , il Datore di lavoro sarà punito con un’ammenda da 2.457,02 € a 4.914,03 €.

 

Inoltre, il comma 6-bis dello stesso articolo prevede le seguenti maggiorazioni di pena:

 

  • se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori gli importi della sanzione saranno raddoppiati;
  • se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori gli importi della sanzione saranno triplicati;

A chi rivolgersi se il datore di lavoro non organizza le visite mediche obbligatorie?

Nel caso in cui il datore di lavoro non provveda a organizzare le visite mediche obbligatorie nei tempi previsti, il lavoratore ha il diritto di intervenire segnalando la situazione agli enti competenti.

In prima battuta, è consigliabile inviare una richiesta formale al datore di lavoro, preferibilmente tramite raccomandata o PEC, sollecitando la programmazione della visita entro un termine ragionevole (ad esempio 10 giorni).

Se nonostante il sollecito la visita non viene organizzata, il dipendente può rivolgersi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (INL). Gli uffici dell’INL, presenti su tutto il territorio nazionale, sono facilmente individuabili attraverso il sito istituzionale, nella sezione dedicata alla ricerca della sede territoriale.

L’Ispettorato raccoglierà la segnalazione ed effettuerà le verifiche necessarie, a tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente.

 

 

 

Indice: Le visite mediche aziendali

Argomento: Le visite mediche aziendali

  • chi si occupa delle visite mediche aziendali
  • visita medica in azienda
  • visite mediche in azienda
  • obbligo visita medica in azienda
  • visite mediche aziendali
  • visite mediche aziende private

Temi Correlati a: Le visite mediche aziendali

Vuoi ricevere le novità del settore?
Per maggiori informazioni sul trattamento dati personali ti invitiamo a consultare la nostra Privacy.
Invia una mail