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NORMATIVA FERIE

NORMATIVA IN MATERIA DI FERIE

Le Ferie aziendali: cosa rappresentano?

Le ferie aziendali rappresentano un periodo riconosciuto ai propri dipendenti in cui possono prendersi una pausa dal lavoro.
Possiamo infatti considerare le ferie come assenze retribuite, quindi si viene pagati durante l’assenza, come se si fosse a lavoro.
Le ferie rappresentano infatti delle giornate di astensione dal lavoro e sono un diritto che viene riconosciuto al dipendente.
I giorni di ferie periodi possono essere infatti utilizzati dal lavoratore per viaggiare, rilassarsi o passare del tempo con la famiglia.
Le ferie aziendali consentono ai dipendenti di recuperare le energie necessarie per un buon rendimento sul posto di lavoro e sono spesso parte del pacchetto retributivo offerto da un datore di lavoro.

Normativa Ferie e permessi: si considerano anche il sabato e la domenica?

Non esiste una legge specifica, ma possiamo dire che dipende dal tipo di contratto che viene applicato; cioè se un lavoratore effettua la sua prestazione lavorativa dal lunedì al venerdì, quindi su 5 giorni settimanali, i sabati e le domeniche sono considerati già giorni di riposo non lavorativi.

Questa è la regola generale, tuttavia i criteri di calcolo delle ferie dipendono dal CCNL applicato dall’Azienda e possono non essere uguali per tutti .

Possiamo però ritenere nella maggior parte dei casi che il sabato e la domenica non sono conteggiati nel computo annuale dei giorni feriali ma bisogna far sempre riferimento alla contrattazione collettiva e gli usi aziendali.
Ricapitolando, per un lavoratore con turni settimanali dal lunedì al venerdì, due settimane di ferie corrispondono a 10 giorni di ferie e non 14 giorni.

Come funziona la fruizione delle ferie?

La fruizione delle ferie è regolata dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Normalmente, i dipendenti hanno diritto a un certo numero di giorni di ferie all’anno, che variano a secondo del CCNL applicato da 26 gg a 30 gg l’anno.
Le ferie possono essere prese in modo continuativo o frazionato e solitamente devono essere concordate con il Datore di lavoro in relazione all’ organizzazione aziendale.
Inoltre, alcuni dipendenti hanno la possibilità di accumulare alcuni giorni per prenderli in momenti più favorevoli.
La retribuzione durante le ferie dipende dal contratto del lavoratore, ma normalmente include lo stipendio base e gli eventuali extra.

Normativa ferie dipendenti: il dipendente come può richiedere i giorni di ferie?

Il lavoratore dipendente che intende usufruire dei giorni di ferie maturate, dovrà presentare una richiesta scritta preferibilmente tramite mail al proprio Datore di Lavoro, specificando il periodo richiesto.

Si consiglia di presentare la richiesta delle ferie con un largo preavviso, in maniera tale da poter permettere al Datore di Lavoro di potersi organizzare in tempo.

Il Datore di lavoro può negare il periodo di ferie richiesto dal dipendente?

Ricordiamo che sebbene le ferie siano un diritto irrinunciabile del dipendente, il periodo delle ferie dovrà essere concesso dal Datore di Lavoro in relazione alle esigenze lavorative, in quanto tale godimento non può comportare problemi aziendali.

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Possono verificarsi quindi dei casi in cui il Datore di lavoro può rifiutare la richiesta delle ferie presentata dal dipendente per il periodo richiesto se dovesse entrare in conflitto con gli interessi aziendali, chiedendo di fruire in un’altro periodo.

Normativa e diritto alle ferie annuali

Il diritto alle ferie è un diritto irrinunciabile del lavoratore. La normativa sulle ferie italiana che disciplina il diritto e la durata delle ferie è previsto dal Decreto Legislativo 66 del 2003.
Il lavoratore non è obbligato a godere di tutte le le ferie maturate durante l’anno, ma può accumularle e richiederle in un secondo momento.

Nel dettaglio la legge prevede che le ferie vanno godute:

  • per almeno 2 (due) settimane nel corso del periodo di maturazione. Queste, in caso di richiesta del dipendente, vanno concesse in modo consecutivo;
  • il periodo residuo va goduto entro i 18 mesi successivi al termine del periodo di maturazione.

Pertanto, il lavoratore ha un periodo di diciotto mesi per far valere le ferie accumulate e non utilizzate nell’anno precedente.

In un anno quanti giorni di ferie si maturano?

Il Decreto Legislativo 66 del 2003 prevede, in materia di regolamentazione delle ferie la maturazione a livello annuale corrispondente in generale a quattro settimane, tale calcolo in realtà viene effettuato su base mensile.

Quanti giorni si maturano di ferie in un mese?

La maturazione delle ferie, come già accennato, dipende dal periodo lavorativo.

Se facciamo un’ esempio possiamo considerare che su 12 mensilità, ogni mese il dipendente matura un rateo quindi 1/12 dei giorni di ferie annuali.

I giorni di ferie si maturano dal momento che il dipendente viene assunto fino alla cessazione del rapporto di lavoro, a condizione che il dipendente abbia prestato servizio per almeno 15 giorni.

NON matura il mese se:

  • viene assunto DOPO il 15 del mese;
  • viene cessato il rapporto di lavoro PRIMA il 15 del mese;

Molti contratti collettivi potrebbero aver stabilito condizioni più favorevoli, come ad esempio la maturazione delle ferie potrebbe avvenire in base alle giornate o alle ore lavorate, non a frazioni di mese.

In caso di assenza dal lavoro, il dipendente continua a maturare le ferie ?

In caso di assenza del lavoratore dipendente ci possono essere alcuni tipi di assenze che prevedano comunque la normale maturazione dei giorni di ferie, come ad esempio per le seguenti assenze:

  • la maternità obbligatoria
  • la malattia,
  • l’infortunio sul lavoro,
  • il congedo matrimoniale,
  • la partecipazione ai seggi elettorali,
  • altri permessi retribuiti.
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Viceversa ci sono altri tipi di assenze in cui la maturazione delle ferie viene sospesa:

  • congedo parentale (maternità facoltativa),
  • malattia dei figli,
  • svolgimento di funzioni pubbliche o cariche sindacali,
  • permessi e aspettative non retribuiti.

 

In quali periodi NON è prevista la maturazione delle ferie?

Le ferie NON vengono maturate durante i seguenti periodi:

  • periodi di sospensione dal lavoro per sciopero;
  • periodi di aspettativa non retribuita;
  • periodi di congedo parentale (aspettativa post parto);
  • periodi di cassa integrazione a zero ore.

Cosa succede al dipendente che si ammala durante le ferie?

Il dipendente che si trova in ferie e durante tale periodo si ammali, ricordiamo che i giorni di ferie non ancora goduti vengono bloccati e potranno essere goduti successivamente al periodo di malattia sopraggiunto.

Normativa ferie non goduteNormativa ferie non godute: Come funziona il pagamento delle ferie non godute?

Secondo la normativa ogni dipendente ha il diritto a beneficiare di un periodo di ferie retribuito in base al CCNL applicato normalmente pari quattro settimane all’anno.

Esiste però la possibilità, anche se nella più bassa probabilità di ipotesi, che il dipendente possa ricevere il pagamento dei giorni di ferie al posto di poter beneficiare come giorni di riposo.

Infatti la monetizzazione delle ferie non godute avviene raramente, poiché essa viene accettata per legge SOLO in particolari casi; pertanto è generalmente vietata, in quanto non è una procedura consentita dalla Legge italiana.

Abbiamo però parlato di alcune situazioni particolari in cui è possibile il pagamento delle ferie non godute; si tratta dei casi in cui il dipendente presenta dei giorni di ferie non goduti al momento della cessazione del contratto di lavoro.

Solo in questa circostanza, le giornate di ferie non godute residue che sono state accumulate durante il servizio, potranno essere liquidate al dipendente con le competenze finali spettanti.

 

Cosa accade se il dipendente chiede le ferie e non le avesse ancora maturate?

Ferie anticipate normativa: Nel momento in cui il dipendente non abbia ancora maturato abbastanza ferie, ma l’Azienda decide di effettuare delle chiusure aziendali come nel periodo estivo o natalizio, il dipendente, in questa casistica, potrà recuperare i giorni di ferie presi in anticipo maturando nei mesi successivi di servizio.

Possono andare perduti i giorni per mancato godimento delle ferie?

Spesso capita che i lavoratori dipendenti si pongono la domanda se le loro ferie possano andare perse nel caso non vengano godute in un certo arco di tempo.
È difficile che queste vacanze siano perdute del tutto, ma può essere necessario garantire il pagamento in occasione della conclusione del contratto o spostarne il periodo a un momento successivo in modo da poterle recuperare.

L’azienda Può imporre al dipendente di doversi prendere delle giornate di ferie?

Nel caso in cui i dipendenti abbiano accumulato giorni di ferie e mai utilizzate, l’ Azienda potrà decidere di concedere dei periodi di ferie ai dipendenti che hanno magari svolto ore di straordinari, oppure se il dipendente ne abbia rinunciato per esigenze aziendali continuando a lavorare.

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Quali Sanzioni ci sono per il datore di lavoro che non concede le ferie ?

Ricordiamo che, secondo la normativa sulle ferie dei dipendenti, il diritto a un periodo di ferie è obbligatorio, riconosciuto sia dalla Costituzione che dalla Legge.
Di conseguenza, il Datore di lavoro che non consente al dipendente di prendere le ferie minime previste dalla regolamentazione può incorrere a delle sanzioni.

La Legge infatti prevede delle sanzioni aziendali per il Datore di lavoro inadempiente che vanno dai
100€ alle 600€ nella generalità dei casi e nel caso in cui la violazione si riferisca a più di 5 dipendenti e vada avanti da più di 2 anni, tali importi aumentano fino ad arrivare dai 400€ ai 1.500€ ; invece se la violazione riguarda più di 10 lavoratori e si fosse verificata da almeno 4 anni, l’importo della sanzione arriva dagli 800€ ai 4.500€.

 

Termini per il periodo di godimento delle ferie

Sicuramente sarà capitato a molti che durante un rapporto lavorativo, il lavoratore dipendente abbia usufruito di poche giornate di ferie durante l’ anno, giusto delle due settimane complessive di chiusura annuale dell’ Azienda.

Così facendo, il dipendente avrà maturato molte giornate di ferie che si vedrà accumulare.

Tuttavia, come già ribadito in precedenza, anche se non vengono fruiti entro il periodo previsto, i giorni di ferie non si perdono.

Rispetto alle quattro settimane di ferie minime annuali, il datore di lavoro deve concedere almeno due settimane , possibilmente di seguito, entro l’anno di maturazione.
Ciò significa che per esempio, nel periodo 1° gennaio- 31 dicembre, il dipendente maturi nel corso dell’anno le 4 settimane di ferie, il Datore di lavoro è tenuto a concedere almeno 2 settimane consecutive entro il 31 dicembre.

Riguardo alle altre due settimane restanti, devono essere fruite entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione, salvo diversa disposizione del contratto collettivo. In caso contrario andrà fatto il versamento dei contributi all’Inps.

Le ferie in caso di recesso

In caso di risoluzione del rapporto di lavoro si procede con il controllo dei giorni residui, Se le ferie residue sono in positivo, l’Azienda dovrà pagarle come se fossero giornate di retribuzione; al contrario se il dipendente avrà un saldo ferie negativo, si troverà in debito con l’Azienda e quindi dovrà restituire i giorni usufruiti in più. In caso caso l’Azienda provvederà a detrarre l’importo dei giorni di ferie negativi dalla busta paga del dipendente.

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