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Il consulente del lavoro le agevolazioni per le assunzioni 

Il consulente del lavoro è un valore aggiunto nel guidare il datore di lavoro verso le agevolazioni per le assunzioni di lavoratori previste dalla Legge.

Infatti, si è di fronte a degli incentivi assunzioni e sgravi contributivi quando il datore di lavoro ha l’opportunità di assumere lavoratori svantaggiati sfruttando benefici economici e normativi che non sono previsti all’interno della contrattazione collettiva e non sono un obbligo.

I bonus per le assunzioni vengono percepiti sotto forma di contributi pubblici che permettono di coprire che il datore di lavoro deve sostenere con l’attivazione dei nuovi rapporti di lavoro.

Spesso queste agevolazioni per le assunzioni di natura economica e fiscale dovute alla stipula di nuovi contratti di lavoro subordinato prevedono sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato, a tempo determinato o apprendistato e possono essere poste all’interno di programmi specifici nazionali oppure di collaborazione regionale.

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Le agevolazioni per le assunzioni 2024: il bonus assunzioni

Il bonus assunzioni effettuate nel 2024, anche chiamato bonus più assumi meno paghi, è la deduzione IRES o IRPEF per gli operatori economici, i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni che assumono con contratto a tempo indeterminato nuovo personale a partire dal 1° gennaio 2024.

Questa super deduzione del costo di lavoro è usufruibile da imprese di qualsiasi forma legale, come le società di capitali e le società di persone, le cooperative, le imprese individuali e quelle di professionisti, ma non in quelle in liquidazione.

Per ottenere questa incentivo, i datori di lavoro privati devono dimostrare di avere incrementato le assunzioni nel in maniera considerevole rispetto al 31 dicembre 2023 con una deduzione pari al 120 per cento del reddito IRPEF o IRES che arriva al 130 per cento per i lavoratori svantaggiati assunti, ovvero coloro che:

  • non hanno una occupazione retribuita da almeno sei mesi;
  • sono giovani dai 15 ai 24 anni di età;
  • non hanno un diploma di scuola media superiore o professionale;
  • sono diplomati ma non hanno ottenuto un primo impiego da due anni dalla data di diploma;
  • gli over 50;
  • lavorano in settori economici in cui c’è uno svantaggio uomo-donna del 25 per cento e si appartiene ad uno dei generi svantaggiati;
  • appartengono ad una minoranza etnica di un Paese UE con la necessità di migliorare la formazione professionale e linguistica.

In generale, non c’è una definizione univoca di lavoratori svantaggiati, dipende dalle condizioni fisiche, psichiche, economiche, familiari e sociali definite da ogni provvedimento. Così come sono ancora da stabilire le modalità di richiesta e fruizione di questo incentivo per le assunzioni.

Vedi Anche:  Assunzione con reddito di cittadinanza

Agevolazioni per assunzioni neomamme e donne vittime di violenza

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto agevolazioni per chi assume donne, madri e neo mamme. Infatti, le misure previste per le lavoratrici sono:

  • lo sgravio contributivo per le mamme che hanno due figli con l’azzeramento del costo dei contributi previdenziali, entro i 3mila euro su base annua, fino al compimento dei dieci anni di età del secondo figlio e per chi ha tre o più figli fino al raggiungimento dei diciotto anni di età del terzo figlio;
  • l’esonero contributivo per le assunzioni di donne con figli con rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato pari al 130 per cento, 120 per cento se collegati al bonus più assumi meno paghi,
  • la decontribuzione al 50 per cento per l’assunzione di lavoratrici svantaggiate, ovvero donne che hanno più di cinquanta anni di età e sono disoccupate da più di dodici mesi, non lavorano da due anni indipendentemente dall’età o donne di qualsiasi età che non hanno impiego da sei mesi e risiedono in aree svantaggiate e svolgono professioni in settori con disparità di genere, con contratti a tempo determinato e proroghe, trasformazioni dei rapporti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, part-time e in somministrazione.

In caso di assunzione di donne vittime di violenze è previsto un esonero contributivo pari al 100 per cento nel limite degli 8mila euro annui. Le donne rientranti nell’agevolazione sono le donne vittime di violenza, disoccupate, senza figli, che percepiscono il Reddito di Libertà e che sono supportate dai centri antiviolenza regionali e dai servizi sociali. Il beneficio per dare autonomia economica alle donne colpite da violenza dura 24 mesi per i rapporti a tempo indeterminato, 12 mesi per il lavoro subordinato a tempo determinato ed eventuale sua proroga, e 18 mesi per la trasformazione del contratto a termine in stabile. Lo sconto sui contributi che il datore deve versare alle lavoratrici vale anche per le assunzioni a tempo parziale.

Lo sgravio contributivo per assumere i percettori ADI e SFL

Con la fine del 2023 è terminato il Reddito di Cittadinanza e con il 2024 sono stati inaugurati l’Assegno di Inclusione ed il Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Vedi Anche:  Indennità di Disoccupazione NASPI

I datori di lavoro privati che assumono i beneficiari di queste misure usufruiranno di un esonero contributivo del 100 per cento nel limite di 8mila euro annui per i contratti stabili e del 50 per cento nel limite dei 4mila euro annui per quelli a termine e stagionali.

La misura vale anche per i contratti di apprendistato e per quelli a termine trasformati in stabile con decorrenza dal primo gennaio 2024.

L’agevolazione è compatibile con le altre misure legate ai giovani under 36, le donne svantaggiate ed i lavoratori disabili.

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I bonus per le assunzioni vengono percepiti sotto forma di contributi pubblici che permettono di coprire che il datore di lavoro deve sostenere con l’attivazione dei nuovi rapporti di lavoro.

Gli incentivi assunzioni over 50

Il nuovo incentivo all’assunzione dei disoccupati e delle disoccupate da almeno 12 mesi con più di 50 anni di età prevede un sgravio contributivo del 50 per cento.

Lo sgravio dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro riguarda le assunzioni a tempo determinato e indeterminato dei lavoratori e delle lavoratrici in stato di disoccupazione da almeno un anno.

L’obiettivo è quello di reinserire nel mondo del lavoro i lavoratori di questa fascia di  età con incremento netto delle assunzioni che il datore deve raggiungere nel 2024.

L’incentivo del 50 per cento sui contributi dura dodici mesi per le assunzioni a termine, diciotto mesi per i contratti stabili e quelli trasformati da determinato a indeterminato. 

Gli incentivi per le assunzioni di giovani under 30

Per le nuove assunzioni 2024 di giovani sotto i 30 anni c’è un esonero contributivo pari al 50 per cento fino a 36 mesi fino a 3mila euro sulla retribuzione mensile lorda imponibile, senza mai essere assunti a tempo indeterminato.

La durata della misura dalla data di assunzione, anche per i giovani under 30 assunti a tempo parziale, è pari a:

  • 36 mesi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le rispettive trasformazioni;
  • 12 mesi per il mantenimento in servizio di un apprendista che non ha ancora compiuto 30 anni.

Invece, l’esonero contributivo è pari al 100 per cento per massimo 36 mesi ed un limite di 3mila euro annui per l’assunzione di giovani degli studenti che vedono trasformarsi il proprio contratto in indeterminato, a sei mesi dall’ottenimento del titolo di studio, presso il datore di lavoro con il quale hanno svolto l’alternanza scuola lavoro, un apprendistato professionalizzante o un apprendistato di alta formazione e ricerca.

Le altre agevolazioni assunzioni per il 2024

Le altre assunzioni agevolate 2024 sono:

  • gli incentivi decontribuzione sud con lo sgravio dei contributi pari al 30 per cento per il 2024, 20 per cento fino al 2027 ed il 10 per cento fino al 2029 per le aziende meridionali per le assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato non agricoli e domestici;
  • gli incentivi per la sostituzione di lavoratori in congedo di maternità, paternità, parentale o per malattia del figlio, fino al compimento di un anno di età del minore o per un anno dall’accoglienza del minore con un esonero contributivo del 50 per cento per dodici mesi;
  • aliquota contributiva agevolata a carico pari al 5,84 per cento della retribuzione imponibile per tutta la durata del periodo di formazione dell‘apprendista di primo livello e per i giovani in apprendistato professionalizzante dai 18 ai 29 anni, 17 anni se si ha una qualifica professionale;
  • i datori di lavoro che assumono under 30, disoccupati o nelle liste di mobilità ordinaria, in apprendistato professionalizzante, accedono ad uno sgravio dei contributi previdenziali del 50 per cento per tre anni;
  • le nuove assunzioni dei dipendenti a tempo indeterminato e per le trasformazioni da contratti a termine in stabili di lavoratori disabili, anche a tempo parziale, porta a lo sgravio contributivo del 70 per cento per i lavoratori con capacità lavorativa ridotta oltre il 79 per cento e per quelli con oltre il 45 per cento con disabilità intellettiva e psichica, e del 30 per cento per i lavoratori con capacità lavorativa ridotta tra il 67 al 79 per cento, in attesa di conoscere le modalità per lo sgravio dedicato ai disabili assunti a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023;
  • incentivo all’occupazione dei lavoratori percettori di NASPI che permette al datore di beneficiare del 20 per cento della somma spettante al percettore per il periodo rimanente della misura se non fossero stati assunti;
  • cofinanziamento del 50 per cento delle borse di studio nel limite massimo di 7.500 euro di esonero contributivo per chi assume ricercatori;
  • agevolazioni per i nuovi contratti stipulati dal primo gennaio 2022 nelle cooperative con l’esonero contributivo totale per le assunzioni per 24 mesi fino a 6mila euro annui.
Vedi Anche:  Maternità Facoltativa o Congedo Parentale

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